La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Ronchi: capitale del giornalismo del NordEst. Ritorna il festival del giornalismo

E sono quattro. Un progetto voluto dall’associazione culturale Leali delle Notizie,di Ronchi, che ha conosciuto i natali nel 2015, e da quel momento, variando, cercando sempre di migliorarsi e di individuare la propria specificità, è arrivato già alla sua quarta edizione che si svolgerà nella città che ospita l'aeroporto del Friuli Venezia Giulia, Trieste Airport, dal 5 al 9 giugno. Una sinergia tra privato e pubblico significativa che vedrà a Ronchi giungere nomi noti e meno noti del circuito mediatico e del giornalismo, i temi affrontati saranno vari, ogni giornata avrà una propria dimensione. Ma la perla di questa edizione è sicuramente il premio intitolato a Daphne Anne Vella, coniugata Caruana Galizia uccisa a malta il 16 ottobre 2017, che ha avuto anche il riconoscimento del Parlamento europeo con tanto di alto patrocinio. L'elenco dei giornalisti ammazzati in Italia e nel mondo è lungo. Cosimo Cristina sarà il primo giornalista ad essere ucciso dalla mafia in Sicilia, il suo corpo venne fatto ritrovare il 5 maggio lungo la strada ferrata della linea Palermo-Messina. Come lui saranno decine i giornalisti massacrati dalle mafie, dai nomi più noti ad altri meno noti. Una elencazione che dovrebbe mettere i brividi. Intimidazioni, pressioni, minacce che nel corso del tempo si sono estese non solo a chi è giornalista di mestiere ma anche a chi esercita il dovere civico dell'informazione, che non dovrebbe essere solo un  semplice mestiere, in una società dove la libertà di stampa non è mai stata assoluta ma sempre relativa, tramite lo strumento della rete. Internet  ha ampliato il diritto dell'informazione, il diritto alla formazione del cittadino, nel mondo. Un festival che cresce anno dopo anno, che vede Ronchi trasformata nella capitale del giornalismo certamente del NordEst.
Marco Barone


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