La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

Immagine
Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Nella società senza rispetto dove internet ha rotto ogni freno


Zero. Cioè nulla, niente, nihil, nada. Non è una questione di autorità, che spesso si mescola con l'autorevolezza passando dal rispetto, sarebbero tre questioni distinte se non separate. Ci può essere autorità ma senza autorevolezza, ci può essere autorevolezza senza autorità, ci può essere rispetto senza autorevolezza o autorità. Dipende da tante questioni. Internet ha rotto i freni inibitori. Ora tutto è accessibile a qualsiasi età. La volgarità è una costante, la normalità. Non si rispetta più il ruolo che l'individuo può esercitare nella società, pensiamo a quello del docente, del medico, delle forze dell'ordine, del giudice, del giornalista, dell'avvocato, dell'operaio dell'essere semplicemente cittadino. Non importa chi tu sia o non sia. Non si rispetta l'essere umano in quanto tale.  Stiamo tornando anche alla legge del branco, che si espande ovunque. Perchè con internet tu sei il tuo dio, tu devi essere sempre al centro dell'attenzione, devi attirare l'attenzione e puoi fare qualsiasi cosa pur di conquistare un mi piace in più che segnerà la differenza nella società violenta di oggi. Siamo caduti quasi tutti in questa trappola, dalle piccole alle grandi cose. In un Paese profondamente in declino come il nostro la situazione non può che peggiorare ulteriormente. Ci sarà sempre e solo la legge del tu.
Come affrontare questo disastro sociale? Aver demolito ogni qualifica di autorevolezza, ogni sentimento che porta a riconoscere i diritti altrui, la dignità altrui, la libertà altrui, il senso del bene comune, ovvero il rispetto, a favore dell'unico valore che conta, la tutela dell'io, del proprio ego, dell'interesse radicalmente personale ed individuale, proprio come funziona con le mafie, significa che sarà sempre di più una società muscolare quella che segnerà la differenza fino a quando la società non arriverà a pretendere ordine e disciplina per curare quel male che ha suo malgrado partorito. Quando si vive in un mondo sregolato, ciascuno andrà alla ricerca delle proprie regole, che si autodefinirà o che andrà a cercare nei modi anche più disparati, da quelli spirituali a quelli laici, passando da ideologie nuove o vecchie, per orientare il cammino lungo le mille incognite che caratterizzano la vita. Ma arriverà la regola tra le regole che richiamerà tutti verso una sola direzione, la plurisecolare e affascinante battaglia tra ordine e caos è nella sua piena vitalità e noi ci siamo dentro.

Marco Barone



Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot