La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Rispetto al 2016 circa 70 mila migranti in meno, ma oramai si parla solo di migranti nelle nostre città





Le regioni che hanno la percentuale più bassa di migranti in Italia sono varie, tra queste vi rientra anche il Friuli Venezia Giulia, che continua a rimanere fermo e stabile a 3%. L'accoglienza diffusa si è fusa, nel senso che oramai si è consolidata solo nei grandi centri attrezzati, dove continuano a registrarsi sempre le solite lagnanze. Oramai in Italia si parla solo di migranti. Il resto sembra non interessare più. Il lavoro che è un dramma, interessa meno della questione migranti,  le mafie, che continuano a crescere, interessano meno della questione migranti, il patto di stabilità che strangola i comuni interessa meno della questione migranti,  la sanità, la scuola e tutto il resto interessa meno.
Perchè? Perchè i migranti son diventati il perfetto e sistemico capro espiatorio di un Paese fallito come il nostro. Perfetta arma di distrazione di massa, su cui sfogare tutta la rabbia razzista e non razzista di questo Paese corrotto malridotto come l'Italia. Dovrebbe essere una notiziona sapere che ne son sbarcati 70 mila in meno. Ma non interessa a nessuno. Certo, questo calo di sbarchi ha un prezzo enorme che pagano i migranti imprigionati in Turchia od in Libia, ma l'interesse dell'italiano benpensante è pari a zero. Il problema è se in una piccola realtà come Grado, arrivano 18 migranti, che rischiano di compromettere (sic) l'immagine turistica del paese. Il problema è che tanti goriziani continuano ad essere infastiditi, per una questione forse più estetica che altro, dai migranti che dormono  per strada ma il problema non è che questi dormono per strada. Il problema è che i migranti portano via il lavoro che non c'è, il problema è che il problema numero uno si chiama Italia, un Paese che non sa più con chi prendersela pur di non assumersi le responsabilità del proprio clamoroso fallimento. Questa sì che è la vera emergenza.

Marco Barone 


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