C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Tre giorni di J.P.E.G a San Giorgio di Nogaro per il secondo anno capitale del Jazz in Friuli




La scommessa è stata vinta. Passione, entusiasmo, innovazione e tradizione, una miscela fenomenale che ora conoscerà una replica ma con ulteriori novità rispetto alla prima edizione del 2016. All’interno del complesso di Villa Dora di San Giorgio di Nogaro si svolgerà il GLB Sound Jazz Festival  organizzato da S@nGiorgio2020 e GLB Sound. J. come Jazz, P. come Poesia, E. come Esperienza e G. come Giovani e dunque ecco l'acronimo J.P.E.G. Se comunemente JPEG è lo standard di compressione delle immagini fotografiche più utilizzato a San Giorgio diventa un qualcosa di nuovo pur mantenendo la flessibilità tipica del tradizionale JPEG quale l'essere un formato aperto ed in continuo aggiornamento. 
San Giorgio ancora una volta capitale del Jazz ma non solo Jazz. Poesia, arte, fotografia, si discuterà anche di architettura, ci saranno delle importanti installazioni e performance di artisti emergenti e non solo.
Un contenitore pulsante e vivo è il bellissimo complesso di Villa Dora, come si legge nel corposo programma di 28 pagine  ,che nei primi tre giorni di settembre regalerà alla nostra regione dei momenti di alto spessore culturale, musicale ed artistico.

Marco Barone 









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