La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Tratto autostradale Portogruaro San Giorgio se in pochi rispettano limite 80 km/h per cantiere

Ho affrontato, non con poca preoccupazione visti i diversi incidenti, anche gravi, che si sono verificati ultimamente, sia in direzione Trieste che in direzione Venezia il tratto autostradale Portogruaro-San Giorgio.  
Gli automobilisti sono indisciplinati, menefreghisti, strafottenti. Ti sentivi come il deficiente della situazione a rispettare i limiti di velocità, perchè tutti, salvo i camionisti, ti sorpassavano e spesso a velocità ben sostenuta. 
Poi quando incontravano od intravedevano l'autovelox ecco qualcuno rallentare, in modo pericoloso, ma la maggior parte che ho incontrato semplicemente proseguivano la loro corsa come se niente fosse. Menefreghismo totale. Ora pare evidente che si possono mettere anche mille autovelox, ma nulla cambierebbe. E non si può pretendere di riempire quel tratto, soggetto ad importanti lavori, di polizia. Forse si potrebbe pensare ad un tutor intermedio nell'area del cantiere. Ma non è questo il punto.
Andrebbero inasprite in modo significativo ed efficace le sanzioni. E senza perdere altro tempo. Ritiro della patente e sequestro del veicolo per chi, nei tratti soggetti a cantiere, non rispetta i limiti di velocità. Perchè se già di norma non rispettarli in circostanze ordinarie può essere pericoloso, in quelle circostanze  il pericolo è ancora più grave e serio e ciò è confermato dai tanti incidenti che si son recentemente verificati.
Vi è poco da fare, in Italia, una norma, per essere rispettata, deve essere accompagnata da una sanzione pesante. 
Altro che cultura e senso di responsabilità e quando in ballo vi è la vita non solo propria ma di altri non vi è tolleranza e giustificazione che tenga. Spero che questa segnalazione giunga alla giusta destinazione.

Marco Barone

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