A luglio 2017 risultano in Italia più di 80 mila persone sbarcate e la nazionalità dichiarata riguarda una serie di Paesi che hanno certamente in comune il problema del terrorismo, nonchè situazioni di instabilità strutturali che perdurano da lungo tempo. Sul sito Viaggiare sicuri vengono riportate le principali criticità che riguardano i Paesi del nostro caro e vecchio mondo, vediamo quali sono quelle segnalate nei Paesi da cui giungono la maggior parte dei richiedenti asilo:
Nigeria
In considerazione dell’attuale precaria situazione di sicurezza in Nigeria si raccomanda di limitare allo stretto necessario i viaggi nel Paese e si sconsigliano assolutamente i viaggi nel nord-est (Stati del Borno, Yobe e Adamawa) a causa della attività del gruppo terroristico di Boko Haram.
Il
rischio di sequestri di persona con finalità terroristiche o a scopo
estorsivo, anche alla luce della gravissima crisi economica in atto, è
alto in tutto il Paese.
Bangladesh
Dopo l’attacco nel quartiere di Gulshan a Dhaka del 1° luglio 2016,
che ha provocato la morte di nove italiani, sette giapponesi e di
diversi altri stranieri, permane in Bangladesh un’elevata minaccia
terroristica anche contro gli stranieri, in particolare contro i
cittadini dei paesi facenti parte della coalizione anti-ISIS. In
particolare, il Nuovo Jamaatul Mujahideen Bangladesh (JMB), il gruppo
islamista con legami operativi con l'ISIS, potrebbe essere ancora in
grado, nonostante le operazioni antiterrorismo effettuate dalle forze di
sicurezza in questi mesi, di attuare in tutto il Paese - e in
particolare a Dhaka e nelle aree circostanti - nuovi attacchi.
La possibilità di ulteriori atti ostili non può essere esclusa anche
in considerazione della presenza nel Paese di formazioni di ispirazione
jihadista.
Guinea
Il Paese condivide con la più parte del resto del mondo il rischio di
poter essere esposto ad azioni legate a fenomeni di terrorismo
internazionale, In considerazione dell’attivismo dei gruppi di matrice
terroristica nella fascia saheliana e dell’Africa Occidentale resta
consistente il rischio di attentati ed azioni ostili a danno di
cittadini ed interessi occidentali. Si raccomanda pertanto di mantenere
elevata la soglia di attenzione in tutto il Paese.
Si invitano, in generale, i connazionali presenti nel Paese ad evitare manifestazioni ed assembramenti. Nonostante
la normalizzazione politico-istituzionale degli ultimi anni, le
condizioni di vita della popolazione rimangono precarie, alimentando
tensioni sociali che si sommano a quelle politiche e, in taluni casi,
etnico-religiose.
Costa d'Avorio
Alla luce del quadro generale di insicurezza nell’intera area saheliana,
interessata anche da fenomeni di matrice terroristica, permangono,
soprattutto nelle regioni dell’Ovest, al confine con la Liberia,
criticità a livello di sicurezza e possibili minacce terroristiche.
La
sicurezza resta precaria in particolare a causa della presenza di forze
irregolari e bande armate, anche di ispirazione jihadista.
Gambia
Il Paese condivide con il resto del mondo l’esposizione al rischio del
terrorismo internazionale. Tenuto conto del progressivo deterioramento
della situazione nell’area del Sahel, dell’attivismo dei gruppi di
matrice terroristica in tutta la regione e dell’accresciuto rischio di
azioni ostili a danno di cittadini ed interessi occidentali, si
raccomanda di mantenere elevata la soglia di attenzione in tutto il
Paese.
Nonostante le condizioni di sicurezza del Paese presentino
finora minori criticità rispetto ad altri Paesi del continente,
soprattutto nelle vicinanze delle strutture turistiche nei pressi della
capitale, situate lungo la costa atlantica, si consiglia comunque
particolare attenzione nei luoghi maggiormente frequentati dove maggiore
è il pericolo di furti e aggressioni, soprattutto nelle ore notturne.
Senegal
In considerazione dell’attivismo dei gruppi di matrice terroristica
nella fascia saheliana e dell’Africa Occidentale resta consistente il
rischio di attentati ed azioni ostili a danno di cittadini ed
interessi occidentali.
Le autorità senegalesi hanno disposto
l’innalzamento delle misure di sicurezza con maggiori controlli su
tutto il territorio, con il potenziamento dei check point presenti
nella capitale Dakar e con misure di sorveglianza all'accesso a luoghi
frequentati dalla comunità internazionale (ristoranti, hotel, centri
commerciali stazioni turistiche costiere, istituti di cultura, scuole
per stranieri ecc,) che costituiscono obiettivi sensibili. Si
raccomanda pertanto di mantenere elevata la soglia di attenzione nella capitale e in tutto il Paese.
Mali
Alla luce dell’elevato rischio terroristico e di un quadro
complessivo di sicurezza estremamente critico ed in continua evoluzione,
tutto il Mali, compresa la capitale Bamako, è da considerarsi a
rischio, che diviene estremamente elevato nelle regioni settentrionali
del paese (regioni di Timbuctu, Gao e Mopti), mentre da ultimo
l’instabilita’ si estende anche alle regioni centrali, intorno alla
Capitale, di Segou. Episodi di criminalita’ di cui si rendono
protagonisti gruppi comunque legati alla galassia jihadista si
verificano anche nella regione meridionale di Sikasso. Si registra, in
particolare, un aumentato rischio di attacchi e di rapimenti in zone di
interesse pubblico, che potrebbe riguardare anche bar, ristoranti, siti
turistici ed eventi pubblici.
Eritrea
Si ricorda che il Paese condivide con altre aree del mondo il rischio di
poter essere esposto ad azioni legate a fenomeni di terrorismo
internazionale. Pertanto si rende consigliabile mantenere elevata la
soglia di attenzione. L'Accordo di pace firmato tra Etiopia ed
Eritrea nel dicembre del 2000 ha messo fine ai combattimenti, ma la
mancata demarcazione del confine tra i due Paesi rende la situazione
“tesa e potenzialmente volatile", secondo la definizione dell’ONU. Su
tutto il confine si verificano con frequenza scontri che vedono
coinvolte le forze armate dei due Paesi. Pur trattandosi nella maggior
parte dei casi di episodi limitati, si sconsiglia vivamente ai
connazionali di recarsi nelle aree a ridosso del confine con l'Etiopia. Rimane
ancora irrisolta altresì la disputa frontaliera con Gibuti, sebbene la
situazione al confine sia stabile anche grazie alla presenza di forze
d’interposizione qatarine.
Marocco
Gli attentati avvenuti in vari Paesi, suscettibili di verificarsi ormai
ovunque, rendono consigliabile mantenere elevata la soglia di attenzione
in considerazione del rischio presente su tutto il territorio
marocchino, di atti terroristici per loro natura difficilmente
prevedibili ai danni di istituzioni o di luoghi e strutture frequentati
anche da occidentali (compresi siti turistici). Le locali Autorità di
sicurezza hanno ulteriormente elevato il livello di allerta - specie
durante le festività - a causa della minaccia terroristica nel Paese,
anche alla luce degli attentati verificatisi nella regione del Maghreb.
Numerose cellule terroristiche sono state smantellate in Marocco nel
corso degli ultimi mesi. In particolare, a fronte
dell’innalzamento del livello di allerta terrorismo, si raccomanda di
osservare estrema cautela nelle grandi città ed in quelle ad elevata
presenza turistica come, tra le altre, Fez, Rabat, Salé, Casablanca,
Agadir, Chefchaouen, Marrakech , Tangeri e al-Madiq.
Sudan
La situazione generale nel Paese è condizionata da una perdurante
instabilità economica e da tensioni politiche che sono sfociate in
manifestazioni e disordini. Si raccomanda prudenza, di evitare le
manifestazioni e ogni altro tipo di assembramento, di tenersi sempre
informarti sulla situazione generale sui media e contattando
all'occorrenza l'Ambasciata d’Italia a Khartoum, e di seguire
scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali.
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