La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Se a Venezia si può fare l'elemosina e dormire sulle panchine, a Trieste nel nome del decoro no se pol


Trieste e Venezia, concorrenti forse da sempre, due amanti che si corteggiano, ma si respingono a vicenda, quando nella società odierna l'unica soluzione possibile sarebbe collaborazione. Venezia non necessita di presentazione alcuna, è una cartolina meravigliosa, invasa da milioni di turisti. A Venezia ci sono regole rigide da rispettare per preservare l'intero ambiente e continue battaglie per salvare la laguna contro ogni tipo di inquinamento. Ma una cosa che colpisce è che per i tanti vicoli del centro è facilissimo incontrare diversi mendicanti, e per il centro, su qualche panchina, vedere qualche vagabondo, riposare, dormire e vivere i suoi sogni in santa pace.  



Nulla di strano, perchè vagabondi e mendicanti son sempre esistiti, son sempre sopravvissuti e sempre esisteranno e sempre sopravviveranno. Ed i turisti non sembrano proprio per niente essere infastiditi. Anzi, forse neanche ci fanno caso. Perchè la bellezza di Venezia cala un sipario che rende queste persone ancora più invisibili, e la tolleranza diventa un qualcosa di naturale, spontaneo. Non recano disturbo al fantomatico decoro. Utilizzo improprio delle panchine? E cosa significa? Se una persona è stanca ha pure il diritto di riposarsi. O no? Ma qualcuno questo diritto non normato vorrebbe solo lasciarlo a qualche pagina di un racconto, a qualche scena di un film. Lì ove il decoro è diventato l'unico senso di direzione da intraprendere vige la regola del guai a dormire su una panchina od infastidire con la tua presenza da mendicante le vie del centro, perchè nella civilissima Trieste che si è riempita la bocca di miti mitteleuropei per secoli, che sembra essere diventata un Bronx, quando in realtà è il posto più tranquillo del mondo, la questione sicurezza, la questione ordine e disciplina sono state pompate solo per la pochezza di una politica auto-celebrativa e nostalgica di un qualcosa che non merita pietà umana.
Marco Barone 

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