Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

Immagine
Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Ordine, decoro e pulizia nel triangolo delle Bermude di Trieste



E' accaduto in passato a Napoli, a Parma, a Salerno, a Brescia, il sequestro delle coperte nei confronti dei senza tetto, anche se la peggiore delle ordinanze è avvenuta a Budapest nel non tanto lontano 2011 quando i "vagabondi" se non riuscivano a pagare 200 euro di multa, una cifra enorme, rischiavano di finire in galera. A Trieste in questo momento regna la politica della tutela della facciata ed il tema dominante che ha caratterizzato, per esempio, l'ordinanza contro chi indica un parcheggio libero per conseguire direttamente od indirettamente un beneficio minimo economico, è  quello di evitare lo scadimento della qualità urbana e l’alterazione del decoro urbano. Ordine, decoro e pulizia. Il tutto in una città che continua ad essere interessata dalla problematica della Ferriera, dalla disoccupazione, dalla criminalità organizzata, in una città che non riesce ad intraprendere una chiara via di uscita per ritornare ai fasti imperiali che probabilmente si potranno continuare a leggere in qualche libro nelle librerie antiche.
Trieste avrà ora il suo triangolo delle Bermude, Piazza Libertà, l’entrata della Tripcovich e del Porto Vecchio. E' da decenni che quella zona è degradata, così come è da decenni che in quella zona vi è la presenza di persone,chi per scelta di vita, chi per infelice imposizione della vita, che si sono lì ritagliate un piccolo spazio vitale e sociale.  Tutti coloro che si riempono la bocca di motti come dio e patria e famiglia e che magari hanno anche responsabilità politiche se non di governo della città, farebbero bene ad emulare il loro Papa, visto che molte di loro sono più che cattoliche. Papa che ha aperto nei pressi del Vaticano un dormitorio per i senzatetto, Papa che ha messo a disposizione anche bagni e docce per i clochard. Il problema se è un problema non lo si risolve a colpi di ordinanze. Anche perché queste persone, non potendo essere espulse,  arrestate,  bastonate, come forse vorrebbe anche più di qualche reazionario si sposteranno in qualche altra parte della città, dove forse non turberanno la vista dei turisti, ma sempre in città rimarranno. E dunque, che fare?
Investire nel sociale è l'unica soluzione possibile ed accettabile. In via generale, vedendo quello che accade nel nostro Occidente, rilevo che si devono fare amaramente i conti con il sentimento destrissimo oggi dominante nella società. Ho avuto la possibilità di vedere recentemente un film geniale, "Lui è tornato" un film documentario che trae spunto dal libro omonimo, ma rispetto al libro che è fantasia dell'autore, il "falso" Hitler ha realmente girovagato per le strade della Germania e la reazione dei comuni cittadini, che non erano attori, ma persone reali, è stata allucinante.E' emersa una Germania che rimpiange il nazismo, una Germania che vuole l'uomo forte solo al comando, una Germania che si indigna più per l'uccisione di un cagnolino che del ritorno di Hitler. 
Chiaramente non si deve generalizzare, qualche reazione contraria vi è stata, così come è stato letteralmente ridicolizzato il principale partito neonazista tedesco. 
Ma quello che ha colpito è che se Hitler adattasse oggi i suoi pensieri alla società del terzo millennio, senza sfiorare l'unico elemento reputato come caldo, la questione degli ebrei e l'Olocausto, molti sarebbero favorevoli al ritorno del nazismo. 
Ecco, temo che oggi ci siano le condizioni favorevoli per le peggiori istanze, alcune  si presentano con le vesti di ridicole pagliacciate squadristiche, altre, invece, con serissime vesti, che possono essere fermate e contrastate tramite una risposta straordinaria che unisca sotto il nome dell'applicazione piena dei principi fondamentali della nostra Costituzione e tramite i valori storici dell'antifascismo che hanno dato un minimo di dignità al nostro Paese dopo oltre un ventennio di miserie e disgrazie reazionarie e fasciste. Se ciò non accadrà, verremo tutti travolti da un sistema becero e nefasto. 


Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot