Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

"dio è morto" per le strade di Gorizia


E cammini nella prima serata della vigilia di natale per le strade di Gorizia.
Attraversi il triangolo visionario, immaginario smarrendoti nel tempo che più non esiste, tra l'austriacante via del Rastello, nel vuoto di Corso Italia, e lì ove un vaso di fiori dormienti unisce ciò che per anni ha diviso Oriente ed Occidente con il muro di Gorizia, la meravigliosa e decadente piazza della Transalpina.

Ed ascolti " Ho visto la gente della mia età andare via lungo le strade che non portano mai a niente" e cammini per Gorizia nel fascino della desertificazione sociale. E pensi ad " una politica che è solo far carriera, il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto e un dio che è morto" per le strade di Gorizia anche nella vigilia di questo natale, nel peggior anno di questo inizio del terzo millennio.

Ma la speranza non è morta e questa arriverà anche nelle strade di Gorizia, nella destra e sinistra Isonzo, perché il lato bello, affascinante, sorprendente e splendente ed umano dell'isontino c'è e ci sarà sempre, nonostante tutto. 

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