C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Scuola in Chiaro ecco come fare per verificare lo stato di sicurezza della tua scuola

Sul sito ministeriale Scuola in Chiaro  dopo aver selezionato la voce ricerca avanzata, la regione, città e provincia di riferimento, seguendo in modo immediato, la schermata che apparirà all'utente, una volta scelta la scuola, cliccando la voce Edilizia, potrà l'utente analizzare le diverse sezioni che presentano lo stato in cui si trova la scuola considerata. 
1)
format da compilare in tutte le sezioni
2)
selezionare a destra la scuola della città selezionata
3)
cliccare voce edilizia a destra in alto

4)
selezionare, dopo aver cliccato la voce edilizia, nel riquadro a sinistra il plesso 
5)
selezionare le varie voci interessate

In una nota informativa si precisa che i dati contenuti nella sezione contengono tutte le informazioni di carattere tecnico relative agli edifici scolastici attivi censiti così come comunicati dagli enti locali proprietari degli stessi per il tramite dei nodi regionali dell'Anagrafe.  Si precisa che, " a seguito di accordo in conferenza unificata di intesa con Comuni e Province, è stato stabilito di aggiornare al 31 gennaio 2016 la pubblicazione dei dati relativi alle certificazioni degli edifici al fine di consentire l'adeguamento delle informazioni contenute nella sezione agli interventi recentemente autorizzati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.  Sarà comunque a breve disponibile nella pagina web denominata Anagrafe del Piano di edilizia scolastica l'informazione aggregata a livello provinciale delle certificazioni degli edifici scolastici".
Devo dire che facendo una ricerca sommaria, guardando in particolar modo Gorizia e Trieste, sono tantissime le scuole, stante i dati come pubblicati, che necessitano di manutenzione parziale ma non solo. Alcune, come il Galilei di Gorizia hanno la necessità di sostituire o rifare completamente le strutture portanti verticali e murature e coperture altre le coperture, serramenti e scale, altre ancora come il Duca degli Abruzzi di via Randaccio ha la necessità di manutenzione parziale di intonaci e rivestimenti interni, con necessità di sostituzione  o rifacimento. completo del contro-soffitto. A Trieste la situazione non è certamente idilliaca, il Dante ha la necessità di rifare totalmente o sostituire addirittura l' impianto elettrico di emergenza e quello igienico-sanitario il Nordio la pavimentazione esterna od opere da lattoniere (grondaie, pluviali, ecc.) che necessitano di manutenzione completa ecc.
Insomma è difficile che vi sia una scuola perfetta, una scuola pienamente a norma, e ciò certamente, a prescindere dagli annunci e slogan, è un problema che persiste ed inaccettabile.

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