Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Se nella scuola si introduce il lavoro domenicale, il caso degli scrutini



In questo intervento pubblicato per Orizzonte Scuola, affronto la questione che riguarda il lavoro domenicale per i docenti, non contemplato nella normativa di settore, che ha trovato compimento in alcuni casi, come a Trieste, in relazione alla questione degli scrutini. In tale intervento, ricordo, tra le tante cose che " si guarda tanto al modello aziendalistico, che di questo si prendono solo le situazioni reputate più convenienti, ma quando si tratta di riconoscere diritti, come maggiorazioni ecc per lavoro domenicale,che comunque nella scuola va respinto a prescindere, come sussistenti nella quasi totalità dei contratti collettivi di lavoro operanti nel privato, vige il vuoto".

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