Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Per il "ritorno" di Magazzino 18 in FVG un dibattito critico a Trieste al Knulp il 3/11


Magazzino 18 ritorna a Trieste il 6,7,8 e 9 novembre ma a quanto pare sarà a dicembre anche a Monfalcone, Grado, Pontebba e Maniago. Di articoli critici, in merito allo spettacolo, ne sono stati scritti diversi, i principali sono i seguenti: 
Quello che Cristicchi dimentica. Magazzino 18, gli «italiani brava gente» e le vere larghe intese pubblicato su GIAP a cura di Piero Purini (guest blogger), con una postilla di Wu Ming e una breve linkografia ragionata; La recensione di Claudia Cernigoi per il sito dieci febbraio http://www.diecifebbraio.info/2014/01/recensione-dello-spettacolo-magazzino-18-di-simone-cristicchi/

alcuni miei interventi in materia:



ed ovviamente il libro “da Sanremo alle Foibe”a cura di Kappa VU con diversi puntuali interventi in materia. Libro che verrà ripresentato a Trieste, il 3 novembre al Knulp alle ore 17.00 con la presenza di diversi relatori,relatrici ed autori e autrici del libro citato. Tra i vari interventi ci sarà anche il mio, dopo una breve riflessione sull'esodo dei profughi dalle “terre contese” ed ancora oggi rivendicate, sulla spontaneità complessiva dubbia di quell'esodo, dedicherò uno spazio di riflessione alle diverse misure economiche, si parla di milioni e milioni di euro, nonché politiche e sociali ecc come normate e previste favore dei profughi/esuli, cosa che non viene mai ricordata. 
Sarà anche l'occasione per rilanciare un quesito: “Ma Magazzino18 è stato od è sostenuto direttamente o meno, penso ad attività di promozione ma non solo, con finanziamenti pubblici di cui alla legge 72/2001? Nel nome della quale sono stati stanziati 2,3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015 per la prosecuzione degli interventi a favore delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia? Legge che sostiene interventi che spaziano dalla istituzione e potenziamento di centri di documentazione sulle terre di origine e sulle vicende dell'esodo dalle medesime e dell'inserimento dei profughi giuliano-dalmati nella vita nazionale o nei Paesi di emigrazione; iniziative tese alla valorizzazione e alla divulgazione, anche tramite stampa periodica, della storia, della cultura, delle arti plastiche e figurative, della musica, delle tradizioni linguistiche e dialettali neolatine, dell'artigianato e del costume delle regioni di provenienza, organizzazione di manifestazioni e di incontri, volti a favorire il mantenimento di contatti culturali con le terre di origine? Oppure,direttamente od indirettamente, da finanziamenti regionali come erogati a favore del variegato mondo associativo degli esuli? Cosa che sarebbe anche legale, visto che si tratterebbe di finanziamenti stanziati a favore di certe e date e realtà che a loro volta possono sostenere e promuovere date iniziative in relazione agli scopi statuari facenti loro capo, però una curiosità in materia sussiste e chiedere è altrettanto lecito e legittimo.
Segnalo, a tal proposito, una stranezza. Questo quesito lo avevo posto qualche giorno addietro sia nella pagina facebook del presente blog  xcolpevolex che nel mio profilo privato e rilanciato tramite twitter, ove è ancora visibile,

ma dal 28 ottobre quel quesito,formulato il 20 di ottobre, è letteralmente sparito, non più direttamente visibile su facebook. Misteri del caos della e nella rete che a volte funge proprio da rete...


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