Sei
come sei è edito da Einaudi editore, giusto per intenderci.
Ha
vinto, Melania Mazzucco, con quel libro, il Premio Letterario
Internazionale “Il Molinello”, Medaglia del Presidente della
Repubblica 2014, Medaglia del Presidente del Senato, Medaglia del
Presidente della Camera Dei Deputati, organizzato dall’Associazione
Culturale Il Molinello con il contributo del Comune di Rapolano
Terme, il patrocinio della Provincia di Siena e della Regione
Toscana, giusto per intenderci nuovamente. Ma
a quanto pare,ogni pretesto, ed in questo caso il pretesto sarebbe
la lettura di alcune pagine del libro da parte di alcuni Professori
ai propri allievi, è buono per porre in essere un mero attacco di
stampo razzista, perché quando si parla di omofobia è di razzismo
che stiamo discutendo e ciò è cosa utile non dimenticarla mai. Premesso
che la libertà d'insegnamento è, teoricamente garantita dalla
nostra Costituzione, dal TU della Scuola lì ove si norma, in modo
tassativo che "ai
docenti è garantita la libertà di insegnamento come autonomia
didattica e come libera espressione culturale del docente ma anche
che l’esercizio di tale libertà è diretto a promuovere,
attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena
formazione della personalità degli alunni".
L'articolo
1 comma 2 del Regolamento dell’autonomia scolastica afferma che "L'autonomia
delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento
e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella
realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione
mirati allo sviluppo
della persona umana,
adeguati ai
diversi contesti, alla
domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti
coinvolti,
al fine di garantire loro il successo
formativo,
coerentemente con le
finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e
con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento
e di apprendimento"
Nel
liceo, per quanto concerne l'insegnamento delle materie umanistiche,
la normativa afferma, tra le varie cose, che “lo studio della
letteratura sarà accompagnato da letture di documenti e di passi
caratteristici per lo stile sia dei singoli autori, sia di intere
epoche (per le letterature antiche la documentazione diretta sarà
completata dalla lettura di buone traduzioni italiane) sulla base di
tali letture, volta a volta si verrà a sobri rilievi sugli autori, a
cogliere i caratteri salienti e distintivi degli autori e delle
epoche, ed a provocare da parte degli alunni precise formulazioni
orali e scritte dei loro sentimenti e giudizi. Non si trascureranno,
d'altra parte, opportuni rilievi grammaticali, sintattici e
lessicali”.
Bene.
Come
è noto, forse, il nostro Paese ha aderito,tramite il Dipartimento
per le Pari Opportunità e l’UNAR, al Programma del Consiglio
d’Europa, nel cui ambito è stata adottata la Strategia
nazionale LGBT 2013–2015.
Questa
ha lo scopo di combattere le discriminazioni basate sull’orientamento
sessuale e sull’identità di genere, per l’attuazione e
l’implementazione della Raccomandazione del Comitato dei Ministri
CM/REC (2010)5., al quale l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni
(UNAR) ha aderito, è stata elaborata la Strategia Nazionale per la
prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate
sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere,
predisposta e coordinata dall’UNAR, in collaborazione con le
diverse realtà istituzionali, le Associazioni LGBT e le parti
sociali
Ho già avuto modo di segnalare i forti ed ingiustificabili ritardi
nell'adozione di questa direttiva in modo omogeneo e diffuso in tutto
il territorio nazionale ( questo il link: http://xcolpevolex.blogspot.it/2013/12/lgbt-e-scuola-che-punto-siamo-con-la.html) ma
per una volta, che un libro viene letto, in relazione ai principi di
questa direttiva, e che dalla lettura del libro, omologato in modo ignobile come pornografico, e ciò non può che riportare alla mente
tutti quei pregiudizi razzisti, cattivi, che vogliono
l'omosessualità come sinonimo di pornografia, derivi il putiferio che
ben conosciamo, come non pensare che il vero scopo sia quello di
attaccare oltre che la libertà d'insegnamento, la strategia
nazionale LGBT? In uno dei passaggi della strategia si precisa, tra
le varie cose, che, in tema d'istruzione, l'insegnamento che deve
emergere deve comprendere in particolare “il rispetto del diritto
dei bambini e dei giovani all’educazione in un ambiente scolastico
sicuro, al riparo dalla violenza, dalle angherie, dall’esclusione
sociale o da altre forme di trattamenti discriminatori e degradanti
legati all’orientamento sessuale o all’identità di genere”. Non
parlare di omofobia, non parlare di omosessualità, è una violenza
che si attua nella scuola e nella società, censurare i libri o
addirittura ricorrere a sterili e propagandistiche denunce per
evitare che questa tematica fondamentale in una società civile, cosa
che l'Italia tarda a divenire per molti aspetti, possa essere di
dominio pubblico ed all'interno del normale luogo ove si formano
menti critiche e pensanti ed i futuri cittadini, è una vergogna,
questa sì, che merita di essere denunciata e censurata.
Sei
come Sei va diffuso in tutto le scuole.
Questa
deve essere la risposta all'omofobia ed alla censura razzista che
richiama tempi bui che non sono finiti nell'oblio ma che cercano di
ritornare, con prepotenza e con la forza dell'ignoranza, alla luce.
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