Sono
vari i patrimoni immobiliari a disposizione dell'azienda ospedaliera
triestina, prevalentemente in proprietà, ma non mancano le locazioni
o concessioni di beni in comodato. Risultano essere di proprietà il
complesso ospedaliero di Cattinara ed il Maggiore, compresi alcuni
terreni ed il Park maggiore, ed il complesso di via Travnik, risultano essere in locazione invece gli alloggi di via Rismondo 9 ad
uso foresteria, in totale sono sette, per una estensione di 289 mq ed
un costo di circa 37 mila euro più accessori che ammontano a circa 7
mila euro ed il contratto di locazione è in scadenza a settembre
2014; è in locazione anche il magazzino scorte varie di via
Pietraferrata al costo di 121 mila euro annui, ma anche l'alloggio
del del sacerdote di via Slataper al costo di 7 mila euro annui più
accessori in scadenza a febbraio 2014. Risulta in locazione anche
l'immobile di via San Francesco adibito ad aula didattica ed uffici,
è in comodato invece la sede legale dell'azienda di via del Farneto,
così come gli uffici e gli ambulatori di via Nordio. Spese, in alcuni casi, rilevanti anche se irrisorie rispetto al -5,8% di riduzione del finanziamento. Infatti, le
aziende, mediamente rilevano minori ricavi per il 6,8% mentre,
l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Trieste, registra una
riduzione del 6,4% pari ad euro 14.296.718.
Il
bilancio tecnico preventivo per il 2014 deve fare i conti con i tagli
che si accaniscono nei confronti del settore sanitario e
conseguentemente si propongono alcune soluzioni che faranno
discutere. Come
il definitivo trasferimento dei p.l. della S.C. di Ortopedia e
traumatologia dall’Ospedale Maggiore all’Ospedale di Cattinara;
il compattamento dei reparti di ricovero di Chirurgia generale;
l’accorpamento in unica sede delle attività di donazione sangue,
conseguente al completamento delle opere di ristrutturazione della
sede dipartimentale presso l’Ospedale Maggiore. In questo modo ,
rileva l'azienda sanitaria, si centralizzeranno presso un’unica
sede le attività di raccolta sangue ed emocomponenti, nonché le
attività ambulatoriali, inclusa l’aferesi terapeutica. Per
l’anno 2014 la Regione ha stabilito con la DGR 2305/2013 di
assegnare all’Area Vasta Giuliano
– Isontina risorse finanziarie per un totale di 695.652.846,00, con
un decremento, quindi, di
euro 43.091.273,00 euro. In realtà, però, gli enti del SSR, oltre
al minor finanziamento regionale, nell’anno 2014 non potranno
contare sui proventi derivanti dalla metà degli utili 2011 e
dall’accantonamento del ticket 2012 . Ma a queste riduzioni si
aggiunge il fatto che nel 2014 non si potrà contare sull’importo
relativo agli interessi attivi calcolati sulle disponibilità
detenute dal Tesoriere. Infatti, per effetto del DL 1/2012, a partire
dal 16/4/2012 è stato sospeso il regime di tesoreria mista che,
nell’anno 2011, aveva generato un ricavo netto di 550.000 euro
circa. Tra
le voci che si propongono di rivedere, per raggiungere il pareggio di bilancio si sottolineano: -La
Farmaceutica ospedaliera deve essere ridotta del 4% rispetto al costo
2013 (proiezione annuale dei primi 9 mesi), mentre la territoriale
deve rispettare il valore indicato come criterio di costruzione del
finanziamento. -
I Dispositivi medici devono avere costi allineati agli standard di
settore e non possono superare il
valore del 2012 abbattuto del 10%; a tal fine le Aziende adottano
misure volte alla razionalizzazione
nel loro utilizzo, anche attraverso azioni di benchmark. -
Il costo del Personale dipendente non può superare quello
dell’esercizio consuntivo 2012 abbattuto
dell’1%, limitatamente alle competenze fisse non ricadenti nei
fondi contrattuali di ciascun
ruolo. Il
ricorso all’istituto delle prestazioni aggiuntive, ai sensi della
legge n. 1/2002, dell’art. 55 del CCNL
8.6.2000 e dell’art. 18 del CCNL 3.11.2005, deve essere ridotto
almeno del 50% rispetto al
costo sostenuto per tali prestazioni nell’anno 2012. -
Le manutenzioni ordinarie edili impiantistiche dovranno avere costi
massimi dell’80% di quelli sostenuti
nell’anno 2012; le Aziende adotteranno come priorità di intervento
quelle connesse con
la sicurezza delle strutture e degli impianti. L'Azienda
specifica che appare tuttavia evidente “che il vincolo della
riduzione dell’1% dei costi del personale rispetto al 2012, da solo
non sarebbe sufficiente a soddisfare il fabbisogno di recupero di
economicità richiesto dalla decurtazione subita dal finanziamento
2014. In altri termini, le misure che dovranno essere attivate per il
rispetto del pareggio di bilancio, dovranno consentire ulteriori
riduzioni dei costi di gestione (rispetto all'obiettivo di cui
sopra) anche nell’area del personale”. Insomma
si appalesa un periodo non certamente facile per la sanità locale e con i tagli come previsti come mantenere un livello di qualità e quantità dei servizi pubblici sanitari offerti come in passato?
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