La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

FVG, emergenza Vesuvio, ospiterà la popolazione di Palma Campania


Palma Campania è un piccolo Comune in provincia di Napoli, che già nel passato ha conosciuto la violenza del Vesuvio, e che ha avuto tra i suoi concittadini più illustri Vincenzio (Vincenzo) Russo uno dei maggiori esponenti del giacobinismo. Il 14 febbraio, giorno di San Valentino, sono state firmate dal Presidente del Consiglio dei Ministri le Disposizioni per l’aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio. Il documento, che ha ottenuto l’intesa della Conferenza unificata lo scorso 6 febbraio, oltre a stabilire l’area da evacuare cautelativamente in caso di ripresa dell’attività eruttiva del Vesuvio in Campania, definisce i gemellaggi tra i 25 Comuni che hanno aree ricadenti proprio nella cosiddetta zona rossa e le Regioni e Province Autonome che accoglierebbero nei loro territori la popolazione evacuata. Le aree da sottoporre ad evacuazione cautelativa sono, infatti, sia quelle soggette ad alta probabilità di invasione di flussi piroclastici sia quelle soggette ad alta probabilità di crolli delle coperture degli edifici per importanti accumuli di materiale piroclastico. Successivamente dovranno essere realizzati dei protocolli d'intesa che Regioni e Province Autonome dovranno sottoscrivere con la Regione Campania e le amministrazioni comunali interessate – d’intesa con il Dipartimento della Protezione civile – a rendere effettivamente operativi i gemellaggi, prevedendo specifici piani per il trasferimento e l’accoglienza della popolazione da assistere. Palma Campania è il comune scelto per essere ospitato in Friuli Venezia Giulia. Nel 1995 e nel 2001 invece venne selezionato il Comune di Cercola e l'arrivo della popolazione era previsto in treno.  Non sono stati resi noti i criteri pubblici di selezione dei vari comuni, e sarebbe interessante conoscerli,in relazione ai gemellaggi, intanto è certo che il Friuli Venezia Giulia, nella denegatissima ipotesi che il Vesuvio dovesse manifestare la sua violenza,cosa a quanto pare inevitabile, saprà offrire tutta l'accoglienza necessaria alle popolazioni interessate ed in questo caso ai cittadini di Palma Campania. Anzi, a tal proposito, sarebbe importante avviare, nel tempo, ma senza perdersi nei meandri della burocrazia e dei rinvii, percorsi di collaborazione e di condivisione con tale comunità.



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