Andare avanti con il passo del gambero..c'erano una volta i bunker della guerra fredda e GLADIO

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L'organizzazione GLADIO fu voluta non tanto dalla NATO ma dagli americani per costituire un gruppo paramilitare, clandestino e incostituzionale, di migliaia di persone, prevalentemente civili, pronto ad intervenire in caso di invasione da parte dei comunisti jugoslavi od eventualmente sovietici. Come la storia ha insegnato non ci fu alcuna invasione, ma i rapporti tra pezzi di GLADIO e la strategia della tensione rimangono una delle pagine più nebulose della storia repubblicana italiana su cui probabilmente non ci sarà mai piena verità. Collisioni tra massoneria, servizi deviati, neofascisti, con l'obiettivo unico di non consentire l'avanzata del comunismo in Italia ed in Europa, perchè Stay Behind era presente ovunque non solo in Italia, ma quello che accadde in Italia non ebbe eguali nel resto d'Europa.    Attraversando il Carso, devastato dalle trincee, può capitare di imbattersi anche in  alcuni bunker della guerra fredda che dovevano essere utilizzati per cercare d

L'arcobaleno per i diritti umani, il vero foro del dialogo di Trieste



Nel noto giorno del vertice italo-russo, da un lato la città vuota e blindata, dall'altro la voglia di lottare per la dignità.
Da un lato il foro del dialogo istituzionale, chiuso, assediato da una militarizzazione senza precedenti a Trieste, dall'altro il foro del dialogo libero, umano e con tanta e immensa voglia di non fermarsi, neanche contro le arroganze, le negazioni, i reati, concepiti ad hoc, da un sistema conservatore, tradizionale e blasfemo verso ogni diritto civile.
Una società che nega o limita i diritti civili e che lascia spazio unicamente alle questioni economiche è una società debole, disumana.
Arcigay e Arcilesbica del Fvg, Certi Diritti, Iris, Uaar e Jotassassina, hanno organizzato, il 26 novembre, in concomitanza con il vertice Italia Russia, una manifestazione per protestare contro le violazioni dei diritti umani nella Federazione russa. “Una grande bandiera arcobaleno di 100 metri quadri sventolerà sulle arie del Lago dei Cigni per protestare contro le leggi omofobe che puniscono addirittura la propaganda omosessuale. Per un giorno, la storia dei diritti umani passa attraverso il Friuli Venezia Giulia” Così gli organizzatori. 

E così è stato.
Con centinaia di persone, molte delle quali provenienti da diverse città italiane ma anche non italiane, riunite tra la Chiesa di Sant'Antonio nuovo ed il tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione, lì ove un tempo vi era l'acqua del canale, ed ora una fredda piazza, con diversi interventi dal palco, con diverse testimonianze, con la diversità che ci ha reso tutti più umani e ben ricordando che anche l'Italia in tema di diritti umani non è messa proprio bene,anzi.

Alcune foto concesse per questo intervento:

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