La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Andare al cimitero in tempo di crisi, sospeso il bus navetta per il Sant'Anna



Il 28 novembre il Comune di Trieste ha comunicato che per consentire l’opportuno controllo meccanico del mezzo, il servizio bus-navetta attivo all’interno del cimitero di Sant’Anna sarà momentaneamente sospeso. Il servizio riprenderà il prima possibile e di ciò sarà data tempestiva e puntuale comunicazione.
Ovviamente gli anziani che si recano ad effettuare una visita al cimitero sono i primi a risentire di questa sospensione.
Telequattro si è già occupata dalla questione con un servizio http://t.co/cOFUW0Eyha dove Claudio Visintin un cittadino triestino in prima linea su molte battaglie sociali, ha chiesto perché non si è provveduto a sostituire immediatamente la navetta?
Come dargli torto?

Un comunicato del 1 ottobre 2013 del Comune Trieste evidenziava la ripresa regolare del  funzionamento del “servizio navetta” con orario 8.00 – 13.30 su sei giorni la settimana, da lunedì a sabato. Inoltre si sottolineava che “le persone anziane e tutti coloro che hanno problemi di deambulazione ritrovano così un utile servizio di supporto, che è stato assunto direttamente dal Comune, attraverso proprio personale e con la messa a disposizione di un mezzo da parte di AcegasAps”.

Un servizio che è ripreso regolarmente, dopo un lungo periodo di sospensione, il 1 ottobre, ma che vede il mezzo già fermo per controlli meccanici, insomma in tempo di crisi è un costo anche sostituire un mezzo per la garanzia di un servizio essenziale ed indispensabile per molti cittadini triestini?
Oppure si cerca di risparmiare facendo cassa sui diritti indispensabili dei cittadini?


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