Azzardo
questa riflessione.
Basta
cliccare sul sito internet del secondo partito italiano, PDL, per
capire che questo è solo un collegamento con Forza Italia. Il
4 ottobre Forza Italia ha convocato una manifestazione
in concomitanza con la riunione della Giunta per le autorizzazioni
del Senato. La
manifestazione dal titolo "Siamo tutti decaduti", si terrà
alle ore 17 a Roma, a Piazza Farnese. Si legge, sul sito di Forza
Italia che “ L’attacco allo stato di diritto e ai fondamentali
principi democratici merita una nostra fortissima risposta. Ti
aspettiamo, non mancare”.
Dopo
l'atto politico delle dimissioni dei parlamentari del PDL, ma
soprattutto dopo il noto video messaggio di Berlusconi che già
lasciava presagire l'inizio della campagna elettorale e chiamata di
adesione a Forza Italia, è più che evidente che la sfida lanciata
al Pd è in realtà una chiamata interna di adesione a Forza Italia.
Il
4 ottobre segnerà la data sostanziale della spaccatura all'interno
del PDL e la nascente Forza Italia si porrà all'opposizione del
nuovo governo tecnico che probabilmente nascerà e questo avrà lo
scopo di modificare la Legge elettorale secondo il pronunciamento
della Corte Costituzionale che arriverà, salvo rinvio, il tre
dicembre e di provvedere all'ultimazione della manovra finanziaria,
che probabilmente sarà dura, prevederà innumerevoli tagli, anche
alla luce del pareggio di bilancio che entrerà in vigore il 1
gennaio 2014 e la responsabilità cadrà tutta sul PD e sulle forze
politiche che lo sosterranno e tra queste non vi sarà certamente
Forza Italia che si collocherà provvisoriamente all'opposizione. Il
Pd oltre ad assumersi tale responsabilità vivrà anche il
logoramento delle primarie che segneranno una forte spaccatura
all'interno del citato partito. In
tutto ciò chi guadagnerà consenso sarà Forza Italia, salvo
acquisizione di consapevolezza da parte degli italiani, ma su ciò
nutro ancora forti dubbi poiché in questo Paese sussiste una
capacità di rimozione talmente elevata che è a dir poco
incredibile e salvo provvedimento di amnistia salva-Berlusconi.
Insomma
una mossa politica quella di Berlusconi rilevante e significativa ma
che, a parer mio, non viene letta correttamente. Certamente,
come ho avuto modo di scrivere più volte da quando è caduto il
Governo Monti, si andrà a votare nei primi mesi del 2014 in
concomitanza con il rinnovo del Parlamento europeo. Arriverà
un nuovo Governo tecnico, ancora una volta i processi “democratici”
figli delle elezioni verranno scavalcati dalle solite emergenze e
necessità finalizzate a salvaguardare quella casta che è sempre più
odiata dagli italiani ed il PD, ala sinistra del capitalismo
italiano, ma non della sinistra sociale italiana, si presterà a
questo giochino.
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