Il
Veneto sarà caratterizzato da due importanti referendum, il 21 e 22
aprile infatti si voterà per sancire o meno il passaggio di Taibon
Agordino al Trentino Alto Adige e Pieve di Cadore al Friuli Venezia
Giulia.
Voglio
soffermarmi su alcune particolarità che già connotano una certa
vicinanza di Pieve di Cadore al FVG.
Piccola
cittadina, attualmente in provincia di Belluno, nota per aver dato in
natali a Tiziano che Ludovico Ariosto, nell'Orlando furioso, in questo
modo citava «Tizian, ch'onora non men Cador, che quei Venezia e
Urbino » che già, nella sua storia ha avuto rapporti con il
Friuli, con il dominio “feudale” del Patriarcato sul Cadore sino
al 1420 anche se a dire il vero l'autorità ecclesiastica rimase
dipendente alla diocesi di Udine sino al 1846. E' interessante notare come una connessione al Friuli Venezia Giulia emerga anche in relazione ai fatti che hanno riguardato due note persone, come Roberto Menia,nato proprio a Pieve di
Cadore, che veniva eletto nella circoscrizione del FVG come
parlamentare tra le file del PDL nel 2008 e famoso per essere il
promotore del giorno del ricordo ed in particolar modo per la vicenda
della partigiana Renata, ovvero Paola Del Din nata anche lei a Pieve di Cadore. Nel
2005, al 60° anniversario della Liberazione ad Udine, la partigiana
medaglia d'oro, venne duramente contestata, per aver
detto: «pur non avendone fatto parte, io non mi sono mai sentita di esprimere un giudizio negativo su Gladio».
Nel
maggio del 2005, FI, UDC, LN, AN proposero al Consiglio Regionale
del FVG un
documento di solidarietà, ove si ricordava che “Nel
sessantesimo anno della Liberazione dal nazifascismo è giusto
ricordare tutti i soggetti, tutte le persone e le organizzazioni che
contribuirono al ripristino della democrazia nel nostro Paese e a
fondare così l’Italia repubblicana. In tale contesto il
Consiglio regionale esprime:solidarietà alla signora Paola Del Din
per le contestazioni subite il 25 aprile 2005 nel corso della
manifestazione tenutasi a Udine”
Paola
Del Din nel gennaio del 2010 a Trieste partecipava anche, presso la
sede della Lega Nazionale,storica
associazione che vive e lavora nella difesa dell'italianità di
Trieste e di tutta la Venezia Giulia,in
qualità di relatrice, alla presentazione del libro “Gladio. Storia
di finti complotti e di veri patrioti” e dove la Del Din, in base
alla testimonianza riportata sul sito nuova alabarda dichiarava “di
essere socia da sempre della Lega Nazionale".
Vi saranno particolarità
storiche e culturali ed affinità con il Friuli, ma specialmente
motivi economici, visto lo status di Regione a Statuto Speciale che
caratterizza il Friuli Venezia Giulia, a spingere la popolazione a
pronunciarsi sul sì o sul no al referendum del 21 e 22 aprile,
dunque il FVG potrà avere un nuovo Comune, dalla storia rilevante,
dal paesaggio splendido, ove si potrà osservare la cascata
del Pissandro od inseguire la lunga
Via delle Dolomiti, visitare il Museo dell'occhiale, la chiesa
Arcidiaconale, il Palazzo della Magnifica Comunità o la casa
natale di Tiziano Vecellio che è anche monumento nazionale, ma una cosa deve esser detta, non mi pare di aver notato salti di gioia in FVG per questa iniziativa intrapresa a Pieve di Cadore, perchè?
*** aggiornamento
su 3.555 aventi diritto, solo in 779 (404 femmine e 375 maschi) si sono recati ai seggi: il 21,91% dell’elettorato locale, dunque non raggiunto il quorum.
Commenti
Posta un commento