Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Arriva nelle scuole l'Europa nobel per la pace





Nel sito del Dipartimento delle Politiche Europee è stata pubblicata una lettera che Mario Monti ha da poco inviato alle Scuole con lo scopo di far conoscere l'Europa, nobel per la pace, alla comunità scolastica. Uno dei principali compiti della scuola, ricorda il Presidente Monti, è "far conoscere alle giovani generazioni i principi fondamentali dell’Unione Europea, le sue istituzioni, le sue politiche e i risultati raggiunti". E lo è ancor di più oggi affinché i "giovani europei, che non hanno mai conosciuto la guerra" possano "comprendere il significato di questo importante riconoscimento con l’assegnazione all’UE del premio Nobel per la Pace".
Il percorso presenta anche Esercizi sull'Europa,Quiz (per i più piccoli) e un Sondaggio situazionale (per i più grandi), composto da curiose domande sulle conoscenze e la percezione degli studenti, legata al mondo europeo.
Già, l'Europa dei Quiz.
Ma una domanda sorge spontanea, si ricorderà alle Scuole che l'Europa premio nobel per la pace
il 24 marzo 1999, attraverso la NATO di cui fanno parte attualmente 28 Paesi e ben 21 di questi sono anche membri dell'Unione Europea, ha favorito dunque, proprio tramite i Paesi che la costituiscono, gli assalti aerei sulla Serbia?
Assalti che continuarono per 78 giorni, fino al 10 giugno, infliggendo danni per miliardi di dollari, distruggendo le strutture industriali e dei servizi essenziali della nazione, e causando la morte di migliaia di civili?
Si ricorderà ai giovani europei che non hanno conosciuto la guerra che l'Italia, Paese fondamentale di quell'Europa che è parte della Nato, ha, in quella guerra, e ripeto guerra, consentito l'uso delle basi militari italiane, come quella di Aviano, in Friuli-Venezia Giulia ? Si ricorderà che allo schieramento partecipò anche una squadra navale italiana comprendente l' ammiraglia incrociatore portaerei Giuseppe Garibaldi ed il suo gruppo aereo?
Si ricorderà che in media, la Serbia subiva almeno 600 raid aerei al giorno?

E che dire della recente guerra “umanitaria” della Libia? Che dire della denuncia di Human Rights Watch (HRW) che mette sotto accusa la NATO per le sue operazioni di bombardamento aereo sulla Libia? Organizzazione che ha esaminato otto incursioni aeree messe a segno dai Paesi che parteciparono alle operazioni belliche e -sulla base di testimonianze locali- rivela che ci furono 72 vittime civili, tra cui 20 donne e 24 bambini?

L'Europa non può non fare un percorso di autocritica sul punto, l'Europa non può nascondersi dietro la demagogia, specialmente con le scuole.
Noi non possiamo e non dobbiamo dimenticare, la società della frenesia e dei #140 caratteri incentiva l'oblio ed eleva l'ipocrisia all'ennesima tetra teatralità. Non è di questa Europa che abbiamo bisogno.

xcolpevolex





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