Dopo il 14 novembre
qualcosa di diverso si è innescato in questo non più Bel Paese. E' singolare, ma non deve stupire, che il tutto parte in particolar modo dalle dure proteste del settore della Scuola, dell'Università, dai luoghi ove è in itinere, con la complicità di tutte le forze politiche istituzionali, un vero processo di distruzione del sapere critico e del futuro lavorativo per intere generazioni. Se da un lato arrivano
provocazioni governative a dir poco autoritarie, come l'estensione
del DASPO, acronimo di Divieto di Accedere alle
manifestazioni SPOrtive , per le manifestazioni politiche e
sociali, che dovremmo chiamare dunque DAMPOS( Divieto di
Accedere alle Manifestazioni Politiche e Sociali), ricordando che
potrebbe essere esteso anche nei confronti di soggetti minori di anni
18, che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età (in tal
caso, il divieto è notificato a coloro che esercitano la patria
potestà), dall'altro, forze di polizia e manifestanti sembrano
parlarsi.
Certo è arduo definire
il tutto come confronto, ma tra televisioni, rete e facebook,
qualcosa sembra essere mutato.
La vicenda dei
lacrimogeni “allucinogeni” del Ministero della Giustizia,
allucinogeni perché sarebbe emerso effetto ottico collettivo di
massa che ha fatto percepire una realtà diversa da quella attestata
dal rapporto dei Carabinieri, dimostra che la Polizia di Stato, in
particolar modo, vive una forte sfiducia da parte della cittadinanza.
Questo è un dato su cui
sono emerse poche riflessioni.
La perizia tecnica è
stata effettuata, in merito ai fatti del Ministero, non dalla Polizia
medesima, ma dai Carabinieri. Ciò per rendere più
credibile e meno di parte, se così possiamo dire, le risultanze del
tutto. Uno schiaffo, l'ennesimo,
anche se legale, anche se previsto dalla normativa, che viene dato
alla Polizia di Stato. Ma ciò che emerge,
facendo un giro sulla rete, ove la Polizia è presente anche con le
sue pagine facebook, ma anche ascoltando i poliziotti stessi che
parlano in televisione, è che la situazione rischia di giungere ad
una svolta. Per esempio nella pagina facebook del
Movimento dei Poliziotti si legge che :
TUTTI INSIEME. I
politicanti vogliono cercare di dividerci , poliziotti, carabinieri,
vigili del fuoco, guardie giurate , finanzieri, insomma tutti quelli
che indossano la divisa e sapete perchè? perchè hanno paura che se
ci mettiamo insieme e stringiamo la mano al cittadino che lotta per i
propri diritti, finiranno "a gambe all'aria". Nessuna
rivoluzione o violenza , ma politici meditate e riflettete, siamo
stanchi di essere presi in giro. Abbiamo fatto un giuramento? certo,
ma se devo rispondere a qualcuno, questo è il cittadino.
Parole chiare,
provocazioni che giungono da chi protegge i così detti luoghi
sensibili, da chi deve obbedire a quello Stato che è appunto stato. Non voglio essere
demagogico, sono il primo ad indignarmi quando vedo eccessi di ogni
tipo, non giustificherò mai l'uso del manganello contro colui che
protesta, così come non giustificherò mai il divieto di giungere ai
piedi del Palazzo del Potere per protestare, così come non
dimenticherò mai le azioni criminali attuate dalle forze di Polizia
alla Diaz per esempio, così come non giustificherò mai le violenze
sfascia manifestazioni e movimenti. Ma qualcosa si muove,
quale sarà la direzione è tutto da comprendere.
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