Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Trieste: Quale etica per la sinistra? O si cambia o caro Sindaco si deve dimettere


Esprimerò in queste poche righe un pensiero diffuso e condiviso da molti cittadini triestini, un pensiero carico di rabbia e di mera indignazione, un pensiero che è difficile contenere ma si deve contenere nel limite della riflessione.
Scrivo su una tastiera vecchia, con accanto un ventilatore che cerca di sbollire il mio animo focoso e rabbioso.
Perché?
Perché camminando nel salotto buono di Trieste, che abbaglia ogni turista, si noteranno due cose.
La prima è esposta da qualche mese sulla facciata del Palazzo “sipario”, la seconda è in fase di definizione.
Veniamo alla prima cosa.
Ricordate la vicenda dei Marò? Qualche giorno dopo l'accaduto, la giovane Italia di Trieste, esprimendo la propria preoccupazione per i militari detenuti, secondo loro, ingiustamente in India, chiedeva espressamente al Comune di Trieste di esporre uno striscione sul Municipio per esprimere la propria solidarietà, e chiedere l'immediata liberazione dei Marò impegnati nella difesa delle navi mercantili italiane dagli attacchi della pirateria.
Detto e fatto.
Se qualcuno non lo sa, l'amministrazione comunale di Trieste sarebbe di sinistra e la giovane Italia è di destra.
Cosa è destra? Cosa è sinistra?
Quali sono i valori su cui deve fondarsi l'etica di una politica di sinistra?
Beh semplice.
Partendo dal presupposto reale che quella vicenda ancora oggi non è chiara, salvo la certezza dell'uccisione di due uomini, due pescatori, che vivevano per la pesca e con la pesca, l'esposizione di quello striscione con scritto Trieste chiede il rientro dei Marò, non è lasci molti spazi interpretativi.
Vi è stata una presa di posizione di parte, certo legittima, ma non condivisa dalla politica vera di sinistra per un semplice e banale ma essenziale motivo.
Ajesh e Velentin sono stati uccisi per difendere cosa?
Una petroliera italiana.
Allora per rispetto anche della vita umana, una politica di sinistra, rispettosa della vita umana si dovrebbe ricordare anche della ingiustizia commessa.
Perché non chiedere anche giustizia per quelle due povere persone uccise nel nome del capitalismo? Perché chiedere solo retoricamente ed esclusivamente il ritorno dei Marò fregandosene totalmente della dura sorte toccata a due esseri umani ? Sarebbe un gesto che una giunta di sinistra dovrebbe fare, ma che non farà.
Ed allora ecco la solita demagogia di una politica nazionalistica che discrimina il senso di rispetto per la vita.

Il secondo perché riguarda il palco che è in fase di allestimento sempre in Piazza dell'Unità.
L'evento?
Con il patrocinio del Comune di Trieste e della Prefettura di Trieste si organizzerà la presentazione di uno yacht di lusso che richiamerà la solita società ricca e benestante.
Per l'evento si sospenderà in alcune ore il traffico dei veicoli privati.
Quando l'interesse privato ed elitario prevale sull'interesse pubblico.
Tutto normale?
Se qualcuno lo avesse dimenticato, siamo in crisi.
La gente crepa di fame, la gente perde il lavoro, la gente non sa più come fare per campare.
E cosa si organizza nel centro di Trieste con tanto di patrocinio di un Comune di sinistra?
La presentazione di una barca di lusso.
Uno schiaffo tremendamente nefasto verso quelle persone che soffrono la crisi, verso una Città che vede chiudere stabilimenti storici, lavoratori rimanere a casa senza lavoro.
La Francia di Hollande critica lo stipendio dei giocatori di calcio, definendoli irrispettosi ed indegni.
Una discussione è stata avviata per ritrovare quel senso sia della morale che dell'etica che ha differenziato la sinistra dalla destra.
Se queste iniziative, quella dello striscione univoco e nazionalista od il patrocinare la presentazione di una barca di lusso, fossero state cantierate dalla così detta destra, nulla di eccezionalmente strano.
Ma quando è una politica di sinistra a porre in essere simili iniziative sorge spontaneo il seguente quesito: Non era meglio avere una sorta di amministrazione di destra, piuttosto che una di sinistra che illude il proprio elettorato, realizzando politiche tipiche della destra? Sostenute dalla destra? Almeno quelli sarebbero coerenti con il loro spirito, con i loro valori, con la loro etica.
Ed attenzione, io non sono certamente di destra, anzi.
E nuovamente attenzione, questo pensiero, in Città, è molto diffuso e condiviso.

Una politica degna di tal nome deve sapersi differenziare specialmente nei suoi valori, e quando questi diventano univoci, senza creare differenze sostanziali tra le varie correnti politiche di destra e sinistra, per spirito di coerenza meglio farsi da parte e lasciare il campo alla coerenza medesima. Perchè le prese in giro devono finire, così come devono finire gli opportunismi, così come devono finire le strumentalizzazioni.

Sì, il pensiero che ho maturato in una Piazza dell'Unità d'Italia, trasformata, oggi, nel simbolo della società che abbraccia il profitto, è stato quello di chiedere le dimissioni del Sindaco.
Direte, solo per l'etica?
L'etica è il cuore della politica e quando questa viene meno, la politica è destinata a perire.

O si recupera l'etica sociale  della sinistra, oppure caro Sindaco di Trieste è giunto il momento di chiedere le sue dimissioni, perché la politica che rappresenta ha tradito, specialmente con queste azioni,  il suo elettorato, ha tradito il principio della sinistra, ha tradito l'etica della sinistra, sempre che la sinistra di oggi abbia una sorta di etica, ma questa è altra storia.



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