E'
stata recentemente resa nota una comunicazione, considerata come
circolare, che il Sindaco di Trieste, ha inviato ai dirigenti
comunali e per conoscenza agli assessori della sua giunta, per delle
problematiche varie figlie di quelle lamentele, spesso oggetto di
strumentalizzazioni politiche, che certamente hanno creato allarme
“rosso” nel palazzo “sipario” cittadino.
Il
Piccolo di Trieste nella giornata del 30 luglio rendeva noto l' articolato inciso che seguirà, tratto certamente dalla circolare inviata dal Sindaco, ad
alcuni dipendenti comunali.
«Visto
che ormai è evidente che dobbiamo fare i conti con un’opposizione
piuttosto agguerrita su questi aspetti, e talora munita di lente
degna del miglior Sherlock Holmes, e tenuto conto soprattutto
dell’attenzione che tutti noi dobbiamo al raggiungimento della
maggior correttezza amministrativa possibile, colgo l’occasione per
raccomandare a tutti la massima attenzione anche a questi aspetti in
modo da ridurre, e se possibile eliminare, il rischio di
contestazioni, certo eccessive ma comunque spiacevoli soprattutto se
talora non del tutto motivate»
Tono
morbido, certamente particolare per il carattere che quella
comunicazione doveva avere, poco formale, e forse anche romanzesco.
Non
capita tutti i giorni di leggere una circolare o comunicazione del
sindaco con il richiamo a Sherlock Holmes, direi che probabilmente,
essendo personalmente un cultore del non formalismo e della non
burocrazia che spesso compromette ogni senso reale di libertà, ho
apprezzato il cercare di ricondurre il tutto in una sorta di
atmosfera da giallo deduttivo, sono invece rimasto perplesso in
merito al fatto che il lavoro dei dirigenti comunali venga valutato
dalla politica e non dal reale datore di lavoro quale i cittadini.
Premesso
che sono sempre stato critico in merito al concetto di valutazione,
chi valuta il soggetto valutante? Quali sono i criteri? Quale etica?
rilevo che non può essere la politica a condizionare l'operato del
dipendente comunale.
I
dirigenti del comune di Trieste, hanno guadagni elevati. Nel sito del
Comune di Trieste, si legge nei dati aggiornati al 31 dicembre 2010,
che lo stipendio massimo è quello del segretario generale pari ad
euro 247.713,68 lorde, per arrivare ad un minimo stipendiale
dirigenziale pari ad euro 88 mila circa, sempre lorde.
Gli stipendi dei dirigenti comunali vengono pagati anche grazie alle tasse imposte ai cittadini.
Ed
allora l'operato dei dirigenti del comune di Trieste non deve
sottostare esclusivamente alla valutazione e strumentalizzazione della politica,
anche se le nomine spesso sono espressione di indirizzi specifici
politici e forse questo è il vero nodo della questione, ma ai
doveri contrattuali ai diritti contrattuali e se devono rispondere a
qualcuno, questo qualcuno si chiama in via prevalente cittadinanza e non certamente
l'opposizione o maggioranza politica.
La
politica di Palazzo invece deve farsi portavoce delle istanze dei
cittadini, ma non strumentalizzare il lavoro dei dipendenti per
motivi altri che sembrano condurre l'acqua verso il mulino della
politica politichese piuttosto che verso il rispetto del principio
del buon andamento dell'amministrazione pubblica.
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