E' l'una di notte.
Puntuali come non mai
ecco la maggior parte dei semafori triestini andare in letargo per
qualche ora.
Lampeggiano.
Giallo dominante le vie
silenziose di una città apparentemente dormiente.
Vedrai al largo di
Barcola pescherecci con potenti fari illuminar a giorno il mare
notturno, vedrai una infinità di navi essere ancorate nel profondo
golfo triestino, vedrai il faro della Vittoria richiamare e guidare
il volo dei gabbiani affamati.
Ma vedrai anche i soliti
camion dei rifiuti sostare accanto ai colorati bidoni della
spazzatura, le quattro frecce lampeggiare, ed il braccio meccanico
accompagnato dal rumore di una società post industriale, svolgere
quel lavoro che per anni è stato affrontato dalle braccia umana.
Ora un monitor, una
telecamera, un pulsante, un braccio automatico sostituiscono la
fatica umana.
Un robot, ed un
lavoratore umano in meno, per un lavoro poco umano ma utile.
Vedrai la solita fila di
taxi attendere la chiamata di qualche cliente,noterai innanzi lo
spiazzale della stazione centrale, il cui atrio in questa estate
turistica è volutamente illuminato, persone andare alla ricerca di
quello sguardo smarritosi nella piazza della libertà ai piedi della
principessa Sissi.
Ascolterai il rumore dei
motorini sfrecciare sulle rive triestine, il fischio degli alberi
delle barche ormeggiate in città, il suono dell'acqua spruzzata da
qualche tubo ripulire il piazzale invaso da fiumi di alcol da una
gioventù poco idealista molto materialista, il tocco delle campane
indicar l'ora che avanza, le lamentele di chi cerca invano un
parcheggio sotto casa, e vedrai la solita fila interminabile di auto,
tutte graffiate ed ammaccate, e comprendi anche perché Trieste è la
città delle assicurazioni, oltre che per le note ragioni commerciali
e navali, anche per la guida certamente sportiva tutta triestina.
Un tocco, una botta e la
fuga è assicurata, il graffio e l'ammaccatura anche, un bel vai a
quel paese pure.
Ti chiederai se le forze
dell'ordine saranno al solito posto di blocco od avranno cambiato
zona, giusto per dare un senso diverso alla solita imposta
ordinarietà, incontrerai i venditori ambulanti di rose o di oggetti
volanti colorati ed illuminati che in una notte di estate rischiano
di essere confusi nell'alto del cielo sempre più blu notte come
oggetti volanti non identificati, ufo triestini, rientrare dalle loro
tipiche fatiche quotidiane, fatte spesso di insulti a volte di
sorrisi, e poi ascolterai all'improvviso il silenzio.
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