C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Clara Petacci è stata violentata ?


Chi è Clara Petacci?
Chi sono i Partigiani?
Domande legittime, anzi doverose perchè le nuove generazioni non conoscono la storia, e quando leggi che per molti studenti tedeschi Hitler altro non era che un democratico, allora comprendi che quando si parla di tematiche calde e delicate che hanno segnato la storia del secolo scorso, non si deve mai dare nulla per scontato.
Nella serata del 6 luglio 2012 Rai tre,conosciuto come canale di sinistra, oggi io direi sinistra sinistrata, ha trasmesso un programma storico interessante che riguardava la Marcia su Roma, la morte ed i misteri di Mussolini.
Il programma era la Grande Storia.
Ha voluto conferire una diversa visione della verità storica ufficiale conferendo grande credito a teorie sostenute specialmente dai nostalgici del fascismo.
Certo la storia o meglio la verità storica per essere tale non dovrebbe essere politicizzata, ma ciò è a dir poco impossibile visto il funzionamento della società.
Ieri sera mi son voluto mettere nei panni di un ragazzo qualunque, non che io sia un grande conoscitore della storia, però qualche nozione minima la coltivo, ed ho voluto vedere quel programma con gli occhi di un ragazzo qualunque che nulla conosce di quel periodo storico, mi riferisco al momento storico compreso tra il 25 aprile ed il 28 aprile 1945 .
Beh è emersa l'idea di un PCI ladrone, che si sarebbe appropriato di una buona parte dell'oro sottratto ai fascisti nel momento dell'arresto della colonna mussoliniana nei pressi del lago di Como.
Si ipotizzava che una parte di quell'oro, ma si parlava anche di danaro in contante, sia stato utilizzato per esempio per comprare le sedi storiche del PCI o per finanziare le campagne elettorali sostenute da questo nel corso del tempo.
Certo, si parlava di mere ipotesi, ma per come ipotizzate in realtà, specialmente agli occhi di chi nulla conosce di quel periodo, il tutto poteva essere percepito come una sorta di elemento indiziario grave preciso e concordante destinato a divenire pregiudizio ovvero verità.
E' emerso che Mussolini è stato tradito dai tedeschi, che durante la perquisizione del camion ove lui si trovava celato sotto un telone, sia stato proprio un tedesco ad indicare ai partigiani ove lui si celava, visto che durante la perquisizione non sarebbe stato subito individuato.
Si è riproposta la verità alternativa sulla fucilazione di Mussolini, con un intero paese, Giulino che per oltre 50 anni ha vissuto l'intimidazione del silenzio, che pur conoscendo la verità non ha mai sostenuto la verità reale. 50 anni di silenzio dubbiosi.
Ma ciò che mi ha lasciato perplesso più di ogni altra cosa è stata la questione che ha riguardato la brutale fine di Clara Petacci, conosciuta nella storia come l'amante del Duce.
In quel programma si sono spinti, lì ove non si è spinta neanche la storiografia alla quale si sono ispirati in quella trasmissione, una storiografia che collabora con siti come quello della Federazione Nazionale Combattenti della RSI (www.fncrsi.altervista.org) , una storiografia a dir poco di parte ma che poneva solo delle supposizioni.
Dico questo perché, ribadisco il tutto deve esser visto e percepito con l'emozione e lo sguardo di chi nessuna cognizione ha di quel momento storico.
Emergeva con forza l'ipotesi che la Petacci, riportava graffi sulle gambe ed in varie parti del corpo, una testimonianza diceva che era non solo senza mutandine ma anche senza reggiseno al momento della sua morte e che l'autopsia della donna non veniva effettuata diciamo volutamente per nascondere l'evidenza, lasciando intendere l'unica cosa che si poteva in quel momento intendere, visto che la donna era prigioniera dei partigiani.
Violentata dai Partigiani?
Questo è quello che io ho percepito guardando quel programma, osservandolo  senza  pregiudizio.
Ovviamente ho vissuto un grande senso di nausea e di tentativo di revisionismo nel senso di revisionismo negativo che ribalta la storia reale mistificando la verità, a dir poco meschino.
Ora, ma essere più cauti ed oggettivi ed equilibrati quando si affrontano tematiche come queste è chiedere troppo specialmente ad una televisione che dovrebbe fare servizio pubblico?
Magari le mie saranno state solo sensazioni fuorvianti, oppure no, ma la sottigliezza con cui si coltivava la via sostenuta dagli ex fascisti era talmente ben curata che non si poteva rimanere indifferenti.
Con ciò non voglio negare  l'esistenza di errori realizzati da chi ha lottato per la resistenza, senza mai dimenticare che ogni cosa deve essere contestualizzata nel momento storico, sociale, in cui trova affermazione, ma da qui a sostenere certe teorie...
Magari mi sbaglierò, ma a questo punto riapriamo il dibattito, riapriamo la discussione, perchè lanciare il sasso nell'oceano dell'opinione pubblica su quell'episodio senza conferire replica alcuna è altamente pericoloso.
La domanda è Clara Petacci è stata violentata prima di essere giustiziata?

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