E' interessante notare come in base al vento che soffia, si tende
a conferire un peso sociale e politico diverso alle elezioni
amministrative.
Quando possono essere utili per colpire la politica nazionale,
alle elezioni amministrative si conferisce valenza nazionale, quando
non sono utili a colpire la politica nazionale o sono scomode per la
politica nazionale, vengono relegate nella loro giusta dimensione,
ovvero elezioni locali che non possono incidere sulla politica
nazionale.
Altra cosa che deve essere chiarita è che la politica non deve
per forza di cose coincidere con la partitocrazia.
Partitocrazia e politica sono cose diverse.
Il Movimento a 5 Stelle è stato usato dalla politica nazionale e
verrà usato dalla politica partitica nazionale per i propri fini.
Si è passati dal denigrare la realtà del movimento di Grillo, ad
affermare che Grillo può aiutare la politica, ed il miglior modo di
annientare la realtà di quel movimento è ricondurla nei meandri
della classica politica partitica italiana.
Ed è ciò che accade ed accadrà.
A Parma non è accaduto nulla di straordinario.
Una Città che ha vissuto scandali incredibili, che ha visto come
candidato anche il Presidente della Provincia, non poteva che votare
l'unica alternativa possibile.
Il candidato del Movimento a 5 Stelle.
La destra non poteva vincere, la sinistra non poteva vincere
perché candidava una persona che non si è dimessa,da buon politico
classico, da Presidente della Provincia, dunque le soluzioni
praticabili erano poche.
O non votare o votare il Movimento a 5 stelle.
Ed è ciò che è accaduto.
Astensionismo incredibile e voto conferito al Movimento di Beppe
Grillo.
Ma il caso Parma, che non è un caso, è diventato mediaticamente
e politicamente un caso nazionale.
Si propongono cifre incredibili, addirittura il Movimento a 5
Stelle sarebbe superiore al PDL nei sondaggi.
Come ben sappiamo i sondaggi non fanno testo, sono indirizzati per
altri fini ed il movimento di Grillo è uno strumento per la politica
partitica.
Un Movimento che tende alla destra sociale, ed infatti la maggior
parte dei voti che tende a ricevere arrivano proprio dai delusi del
PDL o Lega Nord o destra sociale.
Altra cosa che deve essere evidenziata è che un dato oggi emerge
con fermezza, l'astensionismo.
Il problema è che per quanto possa essere elevato, vi sarà
sempre qualcuno che voterà e che manderà in Parlamento persone che
non rappresenteranno la vera realtà sociale italiana.
Che la sovranità popolare non conta più nulla è un dato di
fatto.
Che la democrazia partecipativa e diretta è lesa ed offesa è un
dato di fatto.
Che chi andrà a sedersi in Parlamento non sarà figlio di una
legittimazione condivisa popolare sarà un dato di fatto.
Chi oggi Governa non è espressione di Sovranità popolare.
Ed allora, forse è il caso di ricondurre le cose nelle giuste
dimensioni , incluso il Movimento a 5 Stelle, di cui oggi tanto si
parla, e tanto si è parlato proprio per la campagna elettorale,
infatti, per mesi e mesi Beppe Grillo era sparito dalla circolazione,
lamentava la mancanza della sua presenza nella stampa che conta e
condizione l'informazione e l'opinione pubblica.
La stampa che conta lo ha tirato fuori al momento giusto per
usarlo e strumentalizzarlo, e quando non servirà più verrà
nuovamente celato e nascosto così come accade per tante realtà
sociali e di movimento che in questo Paese cercano, giorno dopo
giorno, di lottare per un sogno reale e non demagogico, per una
democrazia reale e diretta, partecipativa e degna di ogni Sovranità
popolare.
Marco Barone
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