Canale Grande di Trieste.
Sporco più che mai.
Ogni tanto capita di osservare una delle tante barche affondare.
Un fondale non profondo, ma pur sempre fondale.
Solo una fune permette alla barca di non sprofondare
definitivamente nel buio più immenso e sporco che vi sia.
Ed allora pensi alle metafore, al caso Concordia, a chi diceva che
l'Italia è come la Concordia che affonda.
Ma la Concordia non è affondata.
La barca del Canal Grande è ancora lì.
No.
L'Italia non affonderà.
Borsa, mercato, economia virtuale, chi diventa sempre più ricco,
chi diventa sempre più povero,ma l'Italia è ferma.
Ferma nel subire la sospensione della democrazia, democrazia
imperfetta, ma pur sempre democrazia, ferma nel subire il teatro
tetro e reale di chi prima tratta l'essenza del diritto storto del
lavoro e poi abbandona il tavolo della concertazione.
Si è concertato, senza mandato popolare, ciò che si doveva
concertare.
Le regole sono state scritte, lo statuto dei lavoratori,
inapplicato nella maggior parte dei casi, forse resisterà ancora, ma
è destinato a divenire una cornice priva di tela.
I lavoratori tentano, nel ricatto padronale, nel senso vigente
della paura di perdere il lavoro, forme di sciopero.
Ed ecco che parte l'attacco.
Fiat che con una nota ufficiale denuncia lo sciopero delle
bisarche, denuncia che quello sciopero deve finire.
Ci prova, ancora.
Ma l'Italia continua a camminare.
Un passo lento, lento versa la svendita del Paese.
Borsa e debito, sono solo strumenti utilizzati dal sistema per
imporre le loro misure di austerità.
Austerità per il popolo, non per i governanti od i sistemisti.
La Grecia, vittima sacrificale, l'esempio che doveva diffondere la
paura nel resto dell'Europa, è ancora lì, in Europa.
Tra gente che muore letteralmente dalla fame, tra persone che
cercano di capire come andare oltre.
Si guarda al concreto.
Si mira alla sopravvivenza.
Nessuna rivoluzione.
Solo lotta per la sopravvivenza.
L'Italia ha ancora tante bocche da sfamare e saziare e dissetare.
La politica funesta che ha governato questi tempi, figlia del
peggior clientelismo, delega, e nepotismo, ora guarda ed osserva.
Unità d'intenti.
Quello che avrebbe voluto fare l'attuale Pd e Pdl, lo attua il
governo.
Quando le misure saranno state attuate, la politica potrà
ritornare ad amministrare ma non governare il Paese.
Le elezioni dovrebbero essere nel 2013.
Forse, come accaduto in Grecia, verranno rinviate, perché
arriverà qualche non casuale emergenza da dover affrontare. Ciò
dipenderà solo dal fatto che il programma della Trinità sistemica,
sia stato attuato o meno.
Ed il popolo tace, guarda.
Una voce di mera indignazione ogni tanto si eleva da qualche
angolo di strada.
Il vento muterà quelle parole, in vuoto e sfogo.
Parlo ai muri.
Parlo alle cose.
Non parlo alle persone.
Il Capitalismo ha avviato una enorme rivoluzione.
Molti continuano a parlar di crisi.
Io più tempo passa, più mi convinco del fatto, che sia una crisi
costruita solo per determinare un nuovo ed univoco sistema di regole.
Utilizzando il tema debito, debito che mai verrà saldato e
nessuno , dei governanti,ha interesse a soddisfarlo, perché i primi
che ci perderebbero sarebbero proprio i creditori, di cui i
governanti sono solo dei burattini. Più il debito dura, più gli
interessi aumentano più il guadagno incrementa.
No.
Non parlo di complottismo.
E' una riflessione.
Di una crisi, che se crisi è, riguarda prima di ogni cosa, la
crisi della dignità dell'essere umano, del lavoratore, calpestata
nel nome del profitto e del danaro.
Sarà un tempo lungo.
Durerà anni.
Siamo solo all'inizio di una fase storica e sociale che ancora non
abbiamo compreso.
Una fase che comporterà la limitazione perdurante della
democrazia, della sovranità popolare, della solidarietà umana,
dell'equità sociale.
L'Italia non affonda.
Affondano invece gli italiani che vivono con ignobile indifferenza
e passività lo stato presente ed immediato delle cose.
D'altronde se abbiamo avuto il fascismo un motivo vi sarà stato.
Se la Chiesa Cattolica è così forte un motivo vi sarà .
L'Italia necessita di una guida.
Del buon padre di famiglia.
Autoritario.
Perché l'italiano è dedito a servire, è dedito ad ubbidire, è
dedito ad inchinarsi al gran capo.
Stiamo vivendo forse la più grande e colossale menzogna della
storia.
Quando lo comprenderemo sarà tardi.
Intanto i ricchi diventano sempre più ricchi, ed il popolo sempre
più povero sia di dignità che di coscienza sociale.
Una riflessione, dovuta e necessaria.
Queste parole rimarranno impresse nella mente di qualcuno/a, forse
verranno cestinate, forse no.
Sarà la storia a confermare il tutto.
La lotta per la sopravvivenza è sempre più vicina, ma non
chiamatela per cortesia umana, rivoluzione.
Marco Barone
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