C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Arrestato per scritte antimilitariste?

Sul sito Indymedia si legge testualmente che Stefano, compagno torinese frequentatore dell'area libertaria, spesso attivo anche nelle mobilitazioni No Tav, si trova nel carcere di Ivrea per accuse legate a scritte antimilitariste apparse all'Alenia e contro il quotidiano La Stampa.
per inviare telegrammi, lettere, cartoline:
STEFANO MANGIONE
CASA CIRCONDARIALE
CORSO VERCELLI 165
10015 IVREA (TO)

Non voglio entrare nel merito se sia giusto o meno scrivere sui muri, non è questo il  punto.
Si può essere arrestati per una manifestazione del pensiero, anche  dura, anche critica, anche infamante il potere vigente, lo Stato esistente?
Detenzione per la libertà di espressione?
E' questa la democrazia oggi esistente?
Se quanto riportato su indymedia, visto e rilevato che non si riescono ad avere maggiori informazioni, dovesse essere confermato, sarebbe a dir poco incredibilmente assurdo.
Ma tale assurdità non mi sorprende.
Non mi sorprende più nulla.
Viviamo tutti in un Paese letteralmente andato in malora.
La libertà di espressione, in qualsiasi forma venga manifestata, non si processa, non si arresta.
MAI!

Marco Barone

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