La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

Immagine
Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Maggioranza minoritaria. Andate a...


Maggioranza politica,
maggioranza parlamentare,
maggioranza rappresentativa,
maggioranza sistemica,
ma maggioranza minoritaria.
Punto.

Questo è il tempo della reale
sovranità popolare,
che ribalta
il calice sacrificale
del potere capitale
nel laico nome
del ribelle osare.

Anche lei, il simbolo del come funziona tal sistema, la Gabriella Carlucci, ex soubrette di casa Berlusconi, lascia la nave che affonda, per approdare sulla barca del terzo potere.

Fin che la barca va, lasciala andare,
fin che la barca va, ti continuo a leccare,
fin che la barca va, la  pancia continuo a saziare,
ma quando la barca sta per affondare,
un,
due 
e tre
ed io salto 
per non naufragare.


Lo chiamano terzo polo.
Ma in verità, è solamente una deprimente rappresentazione scenica e teatrale, e di pessimo gusto, di come la politica di palazzo non abbia capito un mero emerito azzo del reale stato delle cose.
Non son più rose.
La pazienza è defunta nel vortice della collettiva spazienza.
Nessun Pd, o Pdl, o qualsiasi altra sigla partitica oggi esistente, potrà salvare dall'inesorabile naufragio il malvagio costume della reale ed attuale concezione della politica.
Quella che voi rappresentate, non miei ma cari, nel senso di costosi per l'economia pubblica, politichesi parlamentari, è solo l'essenza di quel potere che ora, noi tutti e tutte, schiveremo con elevata ed umile dignità.
Non demagogia.
No.
In tal crisi del potere capitale 
esiste solo una semplice ed ovvia alternativa,
la ribellione reale.
E vi prenderem tutti, con vivo e caloroso piacere
a calci nel sedere.
Nessuna nave, o terzo polo vi salverà,
nessun governo di larghe intese
potrà debellare le nostre pretese
offese 
da quel senso di vergogna che ogni giorno l'italiano comune
prova nel sentir pronunciar che tal vostro tentativo
è solo per il bene del Paese.
Che non salvare tal maggioranza sarebbe un tradimento verso il Paese.
Che non edificar un governo di larghe intese sarebbe un tradimento verso il Paese.
Che non andar alle elezioni sarebbe un tradimento, dalle vive emozioni, verso il Paese.
Forse ancora non è chiaro un semplice messaggio, che non necessita di alcun filtraggio,
voi tutti, siete la personificazione del tradimento.
Avete tradito l'essenza della politica.
Avete bandito la reale politica.
Per il potere del palazzo.
Per il potere mai sazio di potere.
Ma la nostra fame è tanta,
la nostra sete è viva,
la vera maggioranza siamo noi,
noi popolo sovrano,
non voi maggioranza elitaria 
e minoritaria
rappresentativa solo
di tal ignoranza santificata e diva
nel nome del vostro dio,
che io disprezzo
che io
detesto.

Il vostro tempo è finito.
Andate a.... (ognuno scelga la destinazione più consona)



Marco Barone




Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot