Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Governo in-fame.

Eppur è tutto vero.
Eppur son sincero.
Eppur ancora io spero.
E' nato,
è nato,
è nato.
Il Governo in-fame
di potere,
in-fame
di danaro,
in-fame 
di tal tempo
vivo  ed amaro.
Vaticano
e padroni,
banchieri
e finanzieri,
capitalisti

sistemisti
con i sindacati concertativi
vili e traditori
dei diritti dei lavoratori,
si sazieranno con le risorse di tal Paese,
si disseteranno 
prosciugando la fonte dei diritti sociali,
per poi un giorno,
vicino e lontano
dichiarar il fallimento di tal Paese
non più sano.
Il non popolo addormentato
or sorride la caduta attesa e non disattesa
della dittatura a noi tutti resa
sotto la veste 
di tal democrazia;
ma tra sorrisi e distrazioni,
tra sentimenti confusi
ed animi delusi,
ecco lo schiaffo
di quel Governo 
salutato,
con il bacio del potere Quirinale,
come il salvator della lor Patria.
Tra pianti e rimpianti,
tra risi e sorrisi derisi
dai visi dei ribelli divisi,
da settarismi
futili per la lotta,
utili per tal società sconvolta,
giungerà l'ora
dell'evasione
da tal incredibile mediatica prigione.
E' nato,
è nato,
è nato,
il Governo in-fame.

Marco Barone


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