Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Ettore Monteleone, ribelle senza patria : La fuga












 La fuga

Il Professore ed Ettore si avviarono verso il covo ove era tenuto prigioniero Bunga Bungasi.
In tal giornata, contemporaneamente all'operazione verità,  accadeva che madre natura decideva di offrire un nuovo segnale all'umanità.
Una tempesta solare incredibile.
Che, nell'attesa di quella catastrofica del 2013, ha già seriamente compromesso il funzionamento di molti satelliti.
In particolar modo i satelliti militari e dei servizi dei vari Stati occidentali, costruiti per controllare la mente umana, sono andati letteralmente in fumo.
Molte persone, grazie all'intervento di madre natura, potranno vivere la libertà dalle voci.
Voci del sistema che condizionavano la loro esistenza.
Ciò accadeva grazie a dispositivi ad ultrasuoni che collegati ai piccoli, ma potentissimi, satelliti Controllo Mentale, permettevano la realizzazione compiuta del controllo di ogni facoltà mentale dell'individuo.

Non più essere umano.
Ora è il tempo dell'esser automa.

Ad oggi tali strumenti venivano usati solo ed unicamente per fini sperimentali.
Le Brigate Rosse, grazie ad agenti tradizionalisti dei servizi segreti, che rifiutavano queste nuove tecnologie, erano in possesso di tali armi e strumentazioni. 
Volevano denunciarne l'esistenza. Ma vennero arrestati prima del tempo.
Infatti,durante il corso dell’anno 2003 veniva perquisito il covo romano delle “Nuove Brigate Rosse” ed alcuni TG mostravano un tavolino ricoperto dagli oggetti sequestrati durante la perquisizione, tra cui strani apparecchi simili a telecomandi.
Tra i commenti dei vari giornalisti emergeva che tra gli oggetti sequestrati  vi erano anche “dispositivi ad ultrasuoni in uso ai servizi”.

Ma questi apparecchi girarono anche all'interno della criminalità organizzata.
Ciò perchè si doveva verificare il grado del loro funzionamento per le vie comuni della società
Nel 2002 venne riportata una notizia che  informava di una tentata rapina, avvenuta in una banca di Roma, ove  il cassiere veniva “ipnotizzato con un telecomando” da un rapinatore solitario.
Caso similare accadde anche in Brasile.

Purtroppo ci sono state anche delle vittime reali. 
Una di queste era il perito informatico nonchè consulente dell’inchiesta sulle “Nuove Brigate Rosse”. Venne  trovato impiccato nella sua abitazione di Roma. 
Agli amici aveva confidato di aver ricevuto un DVD contenente un enorme segreto e di sentirsi braccato. Alcune agenzia di stampa annunciavano che nel DVD vi sarebbe stata una mappa della Capitale con indicati depositi di strane armi e strumentazioni.

Notizie censurate da ogni sistema. Nella rete, non troverete mai e dico mai, informazioni su queste tecnologie, perchè devono essere coperte dal segreto di Stato Militare.

La natura si è incazzata.
Si è ribellata.
Ha distrutto tale sistema di controllo mentale.
Ma perchè attendere il giorno della cometa per sfiorar la rivoluzionaria seta?
Seta ribelle, seta rivoluzionaria, che avvolgerà tal sistema in un grande ed immenso anatema.
Ed in quel strano nostrano giorno, il sole splenderà vendetta, la luna abbraccerà la giustizia e le stelle della notte di San Lorenzo illumineranno il nascente sogno nel notturno ciel dell'amor rivoluzionario ribelle.


In tal momento di gran fermento, Etttore ed il suo Professore giungevano nei pressi del Molo Settimo di Trieste quando vennero fermati dai Carabinieri.

Cazzo, esclamò Ettore.

Tranquillo, mantieni la calma, d'altronde siamo dei semplici cittadini no?

Documenti prego.

Non prego sa? Comunque ecco...

Siamo in vena di battute? Scenda dalla macchina.
Perchè? Cosa ho detto di male? In questo fottuto paese se uno non prega è un delinquente?

Il Professore perse la pazienza. Lo si poteva provocare su tutto ma non sulla laicità.

Io dico quello che penso capito? Scendo, scendo.

Rivolgendosi ad Ettore dissero...Lei resti in macchina.

Ettore in quel momento sudava freddo, nonostante le temperature fossero ben oltre la media stagionale.

Lei ha frequentato anarchici...gioca alla rivoluzione? 

Sempre meglio giocare alla rivoluzione che essere servi...
Come scusa? Guarda che questo è oltraggio a pubblico ufficiale...
Chi le ha detto di darmi del tu? Mi dia del lei.  Vuole arrestarmi?
Pum.
In quel momento volò un cazzotto contro il Professore il quale provò a difendersi sferrando un pugno nello stomaco del carabiniere.

Un pugno che conteneva tutta la forza difensiva per quell'odio represso, manifestato verso il potere borghese.
Potere borghese che con il suo apparato di polizia e l'ignobile burocrazia, dirige la democrazia  scientificamente contro le masse proletarie in rivolta.
Un pugno contro il grido di Mr.Cameron “Sentirete la forza della legge”, ai rivoltosi inglesi,  il quale decise d'inviare 16 mila poliziotti per sedare i disordini nei quartieri a Londra.
Disordine contro l'ordine imposto.
Un pugno contro il simbolo della repressione.
Un pugno per la ribellione.
Un pugno per la violenza difensiva.
Un pugno per la resistenza attiva.
Un pugno contro chi sfrutta le rivolte per uccidere la libertà d'informazione.
Per annientar gli strumenti di comunicazione alternativi,
per addormentar il conflitto.
Ma questo sedativo non funzionerà.
La forza dell'incazzatura rabbiosa è viva.
La voglia di giusitizia sociale è viva.


Nello stesso momento il secondo carabiniere, seduto in auto, tutto brutto e concentrato nel comunicare i dati del Professore, scese di corsa per cercare di ammanettare  l'anarchico ribelle.

Ettore porco mondo vai in via Cavana cerca il palazzo  abbandonato accanto alla chiesa sconsacrata, quello è il posto vai vai vai...

Il Professore riuscì a comunicare ad Ettore il luogo dove Bunga Bungasi viveva la giusitiza del popolo.

In quel momento Ettore aprì lo sportello, approfittando della confusione e fuggì lontano, mentre i due carabinieri continuavano la colluttazione con il Professore.

Porca di una miseria ed ora? Ed ora? Hanno i miei documenti. Mi cercheranno.  Che cazzo faccio? Che faccio? E se hanno sentito anche loro il posto dove devo andare?
Dio non santo devo fare anche in fretta...

Il posto non è poi così lontano. 
Posso arrivarci , devo arrivarci.
Devo arrivarci.
Non ho alternativa.
No.
Non la ho.


Marco Barone

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