Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato, tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193
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I Nazionalisti di Saya "riservano " cappio a giornalista di Repubblica e sferrano duro attacco agli omosessuali. (Video)
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Chiudete gli occhi.
Provate a pensar, anche per soli pochi attimi, alla voce del dittatore maledetto dalla resistenza, benedetto dal potere vaticano, Mussolini.
Provate a fare la stessa cosa, ora, con la voce dell'altro maledetto in toto Hitler.
Dopo tal momento di immedesimazione storica, ora, riprendiamoci con il canto della liberazione dal nazifascismo.
Bella ciao.
Una mattina mi son svegliato...o svegliata, l'importante è esser svegli ed essersi svegliati.
Perchè tal premessa deprimente, sconvolgente e violenta?
Perchè in tal paese, non più bello, non più dantesco, o meglio se proprio dantesco deve esser allora siamo proprio in qualche girone infernale,la storia sembra non aver insegnano assolutamente nulla.
Siamo un non popolo caprone?
Addormentato?
Individualista?
Separatista?
Principesco?
Fascista?
Buona parte probabilmente ancora lo è.
Pochi giorni addietro, su Repubblica, è stato pubblicato un articolo , da un certo Pasqua, dove si criticava e denunciava la riproposizione sulla scena politica italiana di Saya con il suo partito nazionalista italiano e programma ben chiaro,evidente e trasparente che non rimpiange la storia passata che tanta sofferenza ha portato in tal paese, e tanto dolore ha elargito ad intere generazioni.
Chiamali se vuoi neo-nazifascisti.
Chiamali se vuoi soggetti da lasciar morire nella loro illusione.
Ma ho la sensazione che tal illusione in realtà, vuoi per la crisi economica costruita ad hoc dal capitale, vuoi per gli effetti connessi e sconnessi , sia in verità un sentimento abbastanza diffuso.
Tal soggetto, Saya, che già avevo segnalato e non certo amato, anche in passato sul mio blog , attacca gli omosessuali, pubblica delle foto a dir poco scandalose e volgari contro gli omosessuali, e testualmente conclude un suo articolo di replica al giornalista di Repubblica, che si era permesso di segnalare la rinascita di Saya in tal modo: Ma non temere Pasqua, un cappio lo riserviamo anche per il tuo collo.
Non Pensavo di dover manifestare solidarietà ad un giornalista di Repubblica.
Ad un giornale della sinistra capitalista che demonizza il movimento no tav.
In questo caso lo faccio, ma solo verso il giornalista minacciato dal partito di Saya.
Così come manifesto, la mia solidarietà, a tutte quelle persone offese dal Partito nazionalista italiano e da Saya, agli omosessuali in particolar modo.
Come sempre accade, in questi casi, mi chiedo se è un bene parlar di tali soggetti o meno.
Perchè ignorarli sarebbe cosa buona e giusta.
Quell'articolo su Repubblica, ha certamente offerto una grande visibilità a Saya ed alla sua idea di società.
Ma è anche vero che non si può continuare ad ignorare ciò che lentamente trova sempre maggior affermazione.
Ho visto l'Italia separatista,
Ho visto l'Italia individualista,
Ho visto l'Italia mafiosa,
Ho visto l'Italia fascista,
Ho visto l'Italia tediosa,
Ho visto l'Italia che vuol il Principato,
Ho visto l'Italia che ama il papato,
ma io voglio altra Italia,
non questa Italia.
Temo che l'individualismo italiano, favorisca la diffusione non della rivoluzione, ma dell'invasione di un sistema che comporterà la nascita di Stati a statuto mafioso, di Stati leghisti, di Stati fascisti.
La storia si ripete, ma possiamo ancor evitare che possa ripetersi.
E' un nostro laico ribelle dovere.
Pensando a Monicelli ed al suo invito passionale e vero alla rivoluzione.
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecchia n
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"
Bruxelles, come è noto, è sede delle più importanti istituzioni dell'Unione Europea. Una città affascinante, particolare, simbolo dell'alta borghesia, dove architettura moderna e tradizionale cercano, con poco successo, di convivere. L'Unione Europea rivendica spesso principi che ruotano intorno alla dignità delle persone, no alla donna oggetto, penso per esempio alla Risoluzione sulla discriminazione della donna nella pubblicità del 1997 al cui punto 10 si scriveva testualmente che il Parlamento europeo invita il settore della pubblicità a rinunciare in concreto e interamente a sminuire la donna a oggetto sessuale dell'uomo attraverso espedienti tecnici e raffigurazioni immaginose come il ridurre il ruolo femminile alla bellezza fisica e alla disponibilità sessuale . Certo, comprensibile. Ma a pochi minuti dal Parlamento europeo esiste un vero e proprio quartiere a luci rosse. Esistono anche agenzie di escort, club privati-scambisti, e donne in vetr
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