Quello che scriverò ora, in questo preciso istante, già destinato a divenir passato nel presente immediato, non sarà, quindi è, o meglio non è, nulla di stravolgente.Potrebbe essere deprimente. Potrebbe essere forse anche demente. Nel senso che va oltre la mente...che non mente. Giornata tipica di fredda estate. Le autostrade intasate. Spiagge variegate. Chi suona la fisarmonica,chi riflette sulla società bionica. Chi si perde nella falsa dionisicità del bere, chi vuole sapere. Televisione spenta. Ti colleghi alla rete. Enorme rete, tanti buchi ma non vuoi fuggir. Perchè la rete ti permette di capire. Carpire informazioni. Carpire sensazioni. Conferme e smentite. Udite, udite si parla nuovamente di Libia. Qualche trafiletto sulla guerra "umanitaria" dimenticata. Il motivo? La strage in Siria. La straga di Hama. Chi tal società oggi ama? Spari. Fughe. Violenze. Civili morti. Ma siamo tutti coinvolti. Guardi i video sui soliti giornali online che non voglio neanche nominare. Perchè nominare ciò che ti…