Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

La marcia dei mille di Chiomonte a difesa dell'ambiente.Ma lo sgombero è vicino.


Entro il 30 giugno dovranno partire i lavori della Tav Torino-Lione.
Se ciò non accadrà si perderanno i  finanziamenti europei, i soliti capitalisti non potranno mangiare come porci.
Quella di Chiomonte sarà l'ultima battaglia.
1.011 abitanti contro almeno 2.000 agenti in assetto antisommossa, contro la politica istituzionale, senza alcun colore, che sostiene la Tav, contro il potere del capitalismo, contro il potere del danaro.
Poche ore e lo scontro sarà inevitabile.
La lotta si prepara con una fiaccolata che nella notte di domenica 26 giugno, ha lo scopo di condurre luce nella notte della repressione.
Da Chiomonte sino alla Maddalena.
La marcia dei mille a difesa dell'ambiente.
Il Comitato no tav, annuncia che " Abbiamo fondati e seri motivi per aspettare un intervento di sgombero dalle prime ore della notte tra domenica e lunedì. Prepariamoci però a rimanere al presidio per alcuni giorni. E’ l’ultimo sforzo, le volontà politiche del governo si sono espresse e non lasciano ormai spazio ai dubbi, ci siamo e ci saremo. Oggi un’assemblea popolare molto partecipata ha lanciato questo appello, resistere, con coraggio e determinazione. A seguire dopo la fiaccolata ci si preparerà per la notte. Ci sarà inoltre una veglia di preghiera al pilone votivo".

Sorvolando sulla questione preghiera, perchè non saranno i santi della chiesa a fermare la repressione, dobbiamo tutte e tutti manifestare la nostra solidarietà a questa popolazione.
Perchè non è solo la loro lotta, ma è la lotta di tutti noi contro questo sistema.
Sistema che pur di speculare decide di devastare quel poco di buono che è rimasto in Italia, la natura, senza valutare con serietà e convinzione ogni altra via possibile e praticabile.
L'Europa ha lanciato il suo ultimatum.
Il capitalismo italiano non farà attendere la sua risposta...
La marcia dei mille è la marcia dell'Italia che ama il proprio paese.
Io sto con i mille di Chiomonte.

Dura azione di repressione.
Sgombero in corso.
Per la diretta video clicca qui

Marco Barone


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