C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Amore represso.

Ti stavo aspettando.
Farsi attendere è bello no?
Beh forse per chi deve arrivare non certo per chi deve aspettare...
Uff che hai oggi?
Giornata no.
Perchè?
Pensavo.
Sempre a pensare tu.
Si, ma pensavo a noi, alle nostre difficoltà, a...
Quali difficoltà? Ci amiamo, ci amiamo.
Noi si , la società no.
Ma chi se ne frega della società.
Dici? Sarà che forse dobbiamo viverci dentro questo maledetto mondo?
Sarà, ma noi ?Siamo io e te, tu ed io e basta.
Si, lo so...lo so.
Ma cosa è successo? Perchè oggi sei così? Perchè?
Stamani sono uscito per andar a cercare mio nonno.Era da tanto tempo che non parlavo con lui.
Ultimamente è strano, è sempre nervoso, dice che vede alle porte il fascismo, che il sangue versato dai suoi compagni di lotta non è servito a nulla se oggi accade quello che accade. 
Uhm...
Che ti ha detto scusa?
Mi raccontava dei suoi amori proibiti.
Amore proibito, 
amore libero dalla prigionia della borghese omologazione, 
amor vivo e puro, 
caldo ed intenso, 
amor semplicemente amore.

Perchè proibito?
Perchè era vietato amare il proprio amato.
Anche tu nonno...
Si..

Seduti in cucina a sorseggiare un bicchiere di vino rigorosamente rosso, mi trascina con dolce violenza nel passato.
Nipote mio,nipote mio  sapevi che nel 1927 i fascisti avevano previsto un articolo che puniva con la reclusione da uno a tre anni i colpevoli di relazioni omosessuali? Sai perchè lo hanno eliminato dalla versione finale del Codice penale? Perché prevedere il reato di omosessualità, significava ammettere l'esistenza degli omosessuali in Italia!

Nonno non sapevo che...

Erano tempi cattivi, malefici, tremendi. 

La repressione dell’omosessualità venne  affidata all’intervento della polizia che, dopo aver sottoposto il caso alla Commissione Provinciale, provvedeva alla diffida  o all’ammonizione e al diffido. Sai quanti furono  le pratiche di ammonizione nei confronti degli omosessuali?
Oltre 20mila.
Ma molti   omosessuali furono anche confinati in isole del Mediterraneo, ma specialmente nelle isole Tremiti

Il mio vicino di casa non aveva commesso alcun reato. Niente. Ma in paese si vociferava che era omosessuale. Dicevano che era frocio, ricchione. Non sai quanto mi faceva male sentire quelle parole.

Era il mio compagno.
Nonno...
Vedi i fascisti irrompere nelle case del paese. Bussarono porta dopo porta. 
Lo trovarono. Lo condannarono per "delitti contro la razza" a cinque anni di soggiorno obbligato presso l'isola di S. Domino Tremiti.

Sai cosa si disse? Che era  dedito alla pederastia e costituiva dunque un serio e pericoloso nocumento per la Società, per i frequenti scandali cui dava luogo.

Scandali? Amarsi era uno scandalo?

Era uno scandalo per loro, grazie anche a quelle schifose leggi razziali.

Questo articolo, lo conservo da tempo, è giunto il momento che tu lo legga...

La Commissione Appiani, che aveva il compito di discutere l’attuazione della nona normativa in tema di repressione della omosessualità sostiene che : “La Commissione ne propose ad unanimità e senza alcuna esitazione la soppressione per questi due fondamentali riflessi. La previsione di questo reato non è affatto necessaria perché per fortuna e orgoglio dell’Italia il vizio abominevole che ne darebbe vita non è così diffuso tra noi da giustificare l’intervento del legislatore, nei congrui casi può ricorrere l’applicazione delle più severe sanzioni relative ai diritti di violenza carnale, corruzione di minorenni o offesa al pudore, ma è noto che per gli abituali e i professionisti del vizio, per verità assai rari, e di impostazione assolutamente straniera, la Polizia provvede fin d’ora, con assai maggior efficacia, mediante l’applicazione immediata delle sue misure di sicurezza e detentive”.














Dicevano che per riuscire negli adescamenti, soleva girovagare  sia di giorno che di notte, con andatura e movenze da femminuccia, ,con abiti tali da richiamare l'attenzione dei passanti che ovviamente restavano nauseati.
Questo quello che diceva la polizia fascista.
Nonno, ma come faceva ad andar vestito da donna in giro per il paese se  rischiava la vita?
Minacciavano la fuciliazione, ma in verità facevano di peggio, ci mandavano al confino. Forse era meglio esser fucilati all'istante che patire quella umiliazione.
Lui rivendicava il suo modo di essere.
Era e voleva essere.
E' reato questo?
E' reato?
Al confino lo mandarono, non lo ho più rivisto, niente, nulla.
Amore proibito e vietato.
Perchè nonno mi racconti ciò ora, oggi?

Ho letto sul giornale che a Roma hanno insultato una donna perchè vista mano nella mano con la sua compagna.  "Lesbica di merda, vi dovevano bruciare nei forni", questo le hanno detto.

Nipote, apri gli occhi, aprite gli occhi, il passato non è passato. Sono morte tante persone, compagni per liberare questo paese dalla tirannia fascista. Amori spezzati, lacrime versate, sangue versato. Ed ora? State buttando tutto nel cesso, per cosa? Per cosa? 
Aprite gli occhi.
Ho lottato per una società diversa, altra.
Per una società  libera.
Ho lottato per regalarvi l'amore, ed ora?
Nonno ma c'è la libertà oggi?
Nipote, non era per questa scoietà che abbiamo lottato, ci hanno tradito, ci hanno tradito.
Chi nonno, chi?
La storia.



Perchè piangi?
Tuo nonno mi ha aperto gli occhi.
Però amore mio noi siamo qui, nessuno mai potrà limitare il nostro amore.
Vieni con me, prendimi per mano, andiamo, andiamo per le città, per i paesi ad offrire a questo mondo amore libero dalle catene del passato.
Amiamoci ora, amandoci oltre le convenzioni, oltre la repressione.
Li fermeremo, li fermeremo, non saranno loro a reprimere il nostro amore.
No, non lo fermeranno.


Marco Barone

Foto di Laura Barone
fonti storiche tratte da :  
http://www.oliari.com/storia2/fascismo.html

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