Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Dopo Terni, anche Settimo Torinese risponde all'appello No alla guerra.

Il tutto ha avuto inizio con un breve articolo di denuncia.
Denunciavo la mia più elevata indignazione, ancora presente, verso il non grido di condanna a questa ennesima guerra, che loro dicono essere umanitaria.
Ma in ogni caso occorre ricordare che non esistono guerre umanitarie.Come possono esistere guerre umanitarie?
Follia pura!
Articolo che grazie a Reset ha avuto grande diffusione e lettura ma specialmente ha scosso molte persone, tante individualità.
Sia ben chiaro quello che ora scrivo, non è per gloria divina o cavolate similari, ma semplicemente per evidenziare come la rete riveste un potere enorme.
Anche se in Italia sottovalutato.
Poche ore dopo la decisione dell'Italia( sostenuta sia a destra che a sinistra) di entrare in guerra, offrendo le basi militari, mezzi ed anche uomini e soldi pubblici, anche su input dell'articolo l'Italia è in guerra. Diciamo no alla guerra!   nella città di Terni parte comitato spontaneo contro la guerra, con tanto di presidio ed iniziative pubbliche.
Pochi giorni or sono, vengo contattato dal promotore inizialedel 7MO COMITATO ANTICAPITALISTA CONTRO LE GUERRE di Settimo Torinese.
Giovanni.
Evidenzia l'importanza di quel breve testo e dell'importanza della rete. Ed ecco che si eleva anche a Settimo Torinese un grande grido contro la guerra.
Sulla piazza della biblioteca pubblica non volavano bombardieri, volava la  Nostra bandiera: "no alla guerra si alla giustizia sociale". 
Questo quanto mi veniva riferito.
Ed ancora  NO ALLA GUERRA, NO ALLA CONCESSIONE DELLE BASI MILITARI.
SI ALL’ AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI TUTTI.

E' emozionante sapere che dall'indignazione manifestata attraverso la rete è seguita una importante iniziativa reale di piazza. 
E' confortante sapere che in Italia, nonostante tutto, nonostante il movimento silente contro la guerra, esistono persone, individualità che condannano senza se e ma ogni tipo di guerra.
Basta poco per svegliar la coscienza!
Come previsto la palla ora passerà alla Nato.
La Nato farà rispettare "in modo imparziale" il mandato Onu di "proteggere e aiutare" la popolazione civile in Libia.
Questo quanto dichiarato da esponenti della Nato.
Certamente.
Proteggeranno e aiuteranno la popolazione civile proprio come è accaduto con l'Operation Allied Force.
La ricordate? Era il nome della campagna di attacchi aerei portata avanti dalla NATO per circa due mesi contro la Repubblica Federale di Jugoslavia di Slobodan Milošević...
Nello stesso tempo Lampedusa, divenuta un grande  “centro di permanenza temporanea” a porte aperte, è la vetrina del governo italiano verso i migranti, è la vetrina del non rispetto dei diritti umani in Italia.
Come dire, volete venire in Italia?
Ecco cosa vi aspetta!
Violazione effettiva, piena e reale dei diritti Umani!

La rete riveste grande importanza.
Ciò che è boicottato dai grandi media, dalla grande stampa, può passare, filtrare le reti della censura attraverso internet.
Perchè leggendo i giornali, seguendo i Tg, sembra di capire che in questo malato paese sono tutti pro-guerra!
Falso!
Le varie iniziative di Terni, Settimo Torinese, e tanti altri presidi e cortei nati in varie città come Milano, Bologna, Torino, Trieste, in qualche modo evidenziano che non è proprio così.
Certo le iniziative contro questa guerra sono poche.
Incideranno poco o nulla sulla realtà dei fatti oggi esistente.
Ma è pur sempre un dissenso, importante, nell'ottica generale del silenzio assenso voluto sia dalla Sinistra sinistra istituzionale che dalla destra al potere.

Marco Barone







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