Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Uscite dalle vostre tane.

Giunge la notte, vedi le strade delle città confondersi nella nebbia, ascolti il suono del silenzio in armonia con i passi, cento, mille passi, che separano i tuoi pensieri dalla canonica realtà.
Carte accompagnate del fumo della sigaretta notturna, colonne infinite di auto dormienti ai piedi dei dormitori privati.
Ecco giungere l'auto blu che con la lentezza tipica del risveglio mattutino, percorre i sentieri nebbiosi della periferia bolognese.
Notte di periferia, notte di città, notte di campagna metropolitana, notte nell'isolamento esistenziale.
Tu ed i tuoi pensieri.
Vuoto nello spazio, aria e terra vivono l'amore, sospeso dal fischio del treno che corre corre per i binari del non più confine orientale.
I tuoi occhi si perdono nel buio, luci opache colorano i portici artificiosi, chiaror di luna smarrito sopra le nuvole.
Nuvole, nuvole, tante nuvole, ma un colpo di vento spazza via nell'attimo mai compreso ciò che prima impediva alla natural fonte di luce di prendere per mano il tuo essere bambino.
Ricordi di una infanzia vissuta.
Tempo, tempo, eri bambino, credi di esser adulto,uomo maturo.
Ma cerchi quella purezza, quella curiosità, quella voglia di sognare che vaga per l'infinità della tua mente.
Mente, ratio, pensieri, ed ancora ratio.
Tutto così ordinario, tutto così definito.
Voglio la follia nella ratio, voglio sentir pulsare vita in queste strade dormienti.
Uscite dalle vostre tane, uscite dalle vostre tane, uscite dalle vostre tane.

Marco Barone

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