C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Sequestrato sito internet, per articolo satirico contro Berlusconi.




Bene, l'immagine  appena visualizzata, è tratta dal sito  http://www.savonaeponente.com/ sequestrato perchè il 4 febbraio 2011 è stato pubblicato articolo fortemente satirico dal titolo:
Voglio ammazzare Berlusconi’,  dipingendo il premier nelle vesti di un alieno, con tanto di foto ritoccata.

La blogger ha subito perquisizione realizzata  dalla Postale con la Digos di Savona. Sono stati sequestrati  i computer della redazione del blog ‘Savonaeponente.com’,  e la  giornalista è stata trattenuta nella Questura a Savona, per varie ore.
Ma se non bastasse sono stati  sequestrati anche i computer del figlio della  blogger perchè  tecnico informatico, ed è stata anche  perquisita, in un’officina meccanica dove si trovava per un guasto, l’auto del marito della donna. I motivi dell'urgenza sarebbero stati dettati dal fatto che, in base alle notizie che circolano nella rete, la donna risultava ufficialmente detenere un’arma che successivamente è risultata essere stata ceduta nel corso degli anni.

Su questo link  potete trovare l'articolo oggetto di tale vicenda.
Certo la magistratura deve fare il suo lavoro, ma era veramente pericoloso quell'articolo? Quale è la linea sottile di confine  tra la satira e le  mere intimidazioni o diffamazioni?
La Cassazione penale sez. V, 07.10.1998 sostiene che  la satira e la critica, «quale esercizio del democratico principio di libertà e di manifestazione del pensiero, trova un limite invalicabile nel rispetto di altri diritti fondamentali, parimenti sanciti dalla Costituzione, in quanto attinenti alla pari dignità sociale di tutti i cittadini, quale che possa essere il loro credo religioso, nonché nella salvaguardia dei diritti inviolabili di ogni persona, sia come singolo, sia come membro delle più diverse formazioni sociali nelle quali si forma e si sviluppa la personalità di ognuno, diritti inviolabili tra i quali vanno annoverati, senza alcun dubbio il diritto all'onore, alla reputazione e al decoro»

Una storia già vista, ma rilevati i tempi attuali credo che oggi giorno scrivere anche satiricamente ciò che si pensa è rischioso, ed è per questo motivo che  occorre battersi per difendere quanto sostenuto in particolar modo dall'articolo 21 della Costituzione ovvero che tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione e che  la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Marco Barone

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