C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

'Ndrangheta: in Ungheria il concorso per aspiranti "Miss Mafia"


Belle, sexy, affascinanti e...criminali; devono avere almeno un’accusa per associazione mafiosa. Queste le «qualità» richieste alle aspiranti Miss Mafia, singolare concorso di bellezza organizzato in Ungheria che domani vedrà sfilare, nella semifinale, 16 bellezze sulla passerella dello Stage Pub di Budapest. Alla finale del concorso, non è escluso neanche che ci sia la premiazione con la fascia di «miss 'ndrangheta», considerato che quella calabrese è l’associazione criminale più potente e più ricca al mondo.
Tra le aspiranti Miss Mafia, scrive il Quotidiano, c'è anche un’italiana, Anna B. che ha dichiarato: «Sarei molto contenta se potessi diventare Miss Mafia», dice la ragazza, mora, 1,67 di altezza per 56 chili, hostess con l’hobby della cucina, che si presenta con una foto con pistola in pugno e autoreggenti.
E perchè no, dato che il montepremi destinato alla vincitrice consiste in un’autovettura, un appartamento a Budapest o una somma in denaro.
Per partecipare, le aspiranti miss hanno dovuto inviare, oltre ai dati anagrafici ed a quattro foto (una del volto una in costume, una in biancheria intima ed una in abito da sera), la propria fedina penale per testimoniare il proprio passato criminale. Ammesse al concorso le ragazze che hanno riportato condanne per truffa, rapina, spaccio, ma soprattutto che abbiano avuto dei collegamenti con la criminalità organizzata.
I dati anagrafici, così come i precedenti penali, non vengono resi pubblici, ma sono necessari per l’ammissione al concorso la cui finale è in programma ad ottobre in una data ancora da stabilire. Per pubblicizzare l’evento, gli organizzatori hanno tappezzato i muri di Budapest di manifesti giganti ma saranno ammesse anche votazioni online.

fonte: http://ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com/it/calabria/reggio_ndrangheta_mafia_miss_ungheria_concorso_accuse_associazione_belle_criminali_4445.html

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