Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

All'Adnkronos lettera con bossoli firmata Br per Violante e la moglie


Solidarietà e preoccupazione. Sono questi i sentimenti espressi dai rappresentanti politici e istituzionali del Paese dopo la lettera siglata Brigate Rosse, contenente minacce a Luciano Violante e alla moglie Giulia De Marco, recapitata questa mattina all'Adnkronos con all'interno due proiettili.

"Viva preoccupazione per i gravi messaggi intimidatori che hanno colpito in questi ultimi due giorni autorevoli esponenti delle istituzioni del nostro Paese" è stata espressa dal presidente della Camera Gianfranco Fini che "nell'esprimere la ferma condanna contro ogni minaccia criminale, ribadisce la propria piena solidarietà al ministro Maroni, alla senatrice Mauro e al presidente Violante, impegnati quotidianamente nella comune battaglia a sostegno dei principi di democrazia e legalità".

Mentre il presidente del Senato, Renato Schifani in una telefonata a Violante ha offerto la sua "più profonda solidarietà, personale e istituzionale" all'esponente del Pd. La seconda carica dello Stato, anche a nome dell'Assemblea di Palazzo Madama, ha inoltre espresso la "più sincera solidarietùà" alla vicepresidente del Senato, Rosi Mauro, e al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per le gravi minacce ricevute ieri sera dai due alti esponenti delle istituzioni.

''Lo Stato ripudia con fermezza le volgari manifestazioni di odio che in questi ultimi giorni sono giunte a diversi esponenti politici e a uomini delle istituzioni - afferma il ministro della Giustizia Angelino Alfano - gravi atti intimidatori che tentano inutilmente di minare la saldi radici democratiche nel nostro Paese. Sappiamo ben riconoscere le recrudescenze violente dei nostalgici del periodo del terrore - prosegue il Guardasigilli - e nessuno si lascerà intimidire poiché lo Stato, in tutte le sue articolazioni, risponderà adeguatamente con un'unica durissima voce''.

''Solidarietà e vicinanza'' a Violante e alla moglie è stata espressa anche dal vicepresidente del Senato Vannino Chiti . ''E' un episodio da non sottovalutare. Servono la massima fermezza per stroncare il ritorno di qualsiasi forma di eversione e uno sforzo collettivo affinché si affermi sempre la cultura della non violenza'', ha sottolineato Chiti.

Di ''fatti inquietanti'' parla il segretario del Pd Pier luigi Bersani. ''Il clima sta diventando pesante. Bisogna fare subito chiarezza su questi preoccupanti fatti. La storia di questo Paese ci deve spingere a tenere alta la guardia'', ammonisce Bersani .

Gli fa eco il capogruppo del Pd a Montecitorio Dario Franceschini per il quale ''si è trattato di un vero e proprio atto intimidatorio su cui va fatta subito chiarezza perché episodi come questi non vanno mai sottovalutati''.

E sprimendo la sua solidarietà a Luciano e Giulia Violante Piero Fassino condanna quello che definisce un ''atto vergognoso che testimonia della miseria morale e umana di chi l'ha compiuto''.

''Solidarietà completa al presidente Violante e alla sua famiglia per le preoccupanti minacce ricevute'' è arrivata anche da Osvaldo Napoli, vicepresidente dei deputati del Pdl. ''Violante è uomo che ha messo in conto il pericolo sia per la sua vita personale, come magistrato, sia per il suo impegno politico come rappresentante delle istituzioni, al di là delle appartenenze. Occorre tenere sempre alta la guardia contro i rigurgiti di una stagione terroristica che ricorda tempi bui''.

Ad augurarsi che ''si tratti solo di un gesto di un mitomane e non di una minaccia ascrivibile a gruppi terroristici'' è Maurizio Gasparri (Pdl). ''Saranno gli investigatori - ha sottolineato Gaspatrri - a fare chiarezza, in ogni caso nulla va sottovalutato. Bisogna tenere sempre alta la guardia di fronte a nuove possibili minacce''.

Di ''vili minacce'' parla Giuseppe Consolo (Fli) nel suo messaggio di solidarietà a Violante alla moglie. ''Di fronte alle minacce brigatiste - sottolinea Consolo - non è consentito infatti alcun distinguo politico. Ecco perché solo una espressione vorrei sentire gridare a gran voce: solidarietà, solidarietà, solidarietà''.

Mentre Savino Pezzotta esprimendo solidarietà a Luciano e Giulia Violante sottolinea come nel Paese "c'è un clima che riflette questa politica muscolare fatta di scontri quotidiani. E poi - aggiunge Pezzotta - questo clima di dossier e controdossier non aiuta il Paese. Sarebbe meglio che alcuni giornali invece che di dossier, si occupassero di lavoro, di cui non si parla mai, o dell'economia che va male. Renderebbero un servizio migliore al Paese piuttosto che alimentare un clima di scontro facendo venir fuori qualche pazzerello che c'è sempre in giro".

Si stringe ''a Violante e alla sua famiglia, esprimendo solidarietà per le minacce ricevute'' il leader di Idv Antonio Di Pietro che ''nel merito'' sottolinea ''la necessità che le istituzioni tornino a occuparsi dei problemi dei cittadini, perché proprio l'assenza di un rapporto con il terrirtorio e coi problemi concreti delle persone viene strumentalizzata da questi pazzi criminali. Vorremmo fossero messi in galera e poi buttate le chiavi''.

fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Mediacenter/Fotogallery/?id=3.1.1010198707_001

Mitomani o br di "Stato"? E' solo questo il mio dubbio.

m.b.

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