La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Per Sacco e Vanzetti (Nick & Bart) - 23 Agosto 1927



Scocca la mezzanotte, è il 23 agosto. Nella prigione di Charlestown, a Boston, cala due volte la corrente. Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti sono stati giustiziati.

“Mi schierai dalla parte dei deboli, dei poveri, degli oppressi, dei semplici e dei perseguitati... compresi che i monti, i mari, i fiumi chiamati confini naturali, si sono formati antecedentemente all'uomo, per un complesso di processi fisici e chimici, e non per dividere i popoli"
Bartolomeo Vanzetti


" I deboli che gridano aiuto, aiuta i perseguitati e le vittime, perché sono loro i tuoi migliori amici; sono loro i compagni che lottano e cadono, proprio come tuo padre e Bartolo hanno lottato e sono caduti, ieri, per conquistare la gioia della libertà di tutti, e per i poveri lavoratori"
Sacco Vanzetti
Lettera al figlio Dante prima di essere giustiziato sulla sedia elettrica.



"La classe capitalista é spietata, senza alcuna compassione per i bravi soldati della rivoluzione.
Siamo orgogliosi di morire e di cadere come cadono tutti gli anarchici"
Nicola Sacco
19 giorni prima di essere giustiziato, lettera ai compagni ed agli amici.


"Persuaditi una buona volta per sempre di questa irrefutabile verià. La protesta e la rivolta sono sempre fecondi di bene; è la codardia, l'ignoranza, la sottomisiione, che sono fatali"
Sacco Vanzetti
Lettera alla sorella.

fonte: http://ch.indymedia.org/it/2010/08/77234.shtml

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