La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Marchionne vuole la Tregua di Parabiago?


Le parole di Marchionne sulla tregua sociale...giungono con l'anniversario della tregua di Parabiago.

Coincidenza?

Tregua di Parabiago (28-29 agosto 1257): premessa di un trattato di pace, chiamato Pace di Sant'Ambrogio, che pose fine alle lotte interne al Comune di Milano tra popolo (Commune populi) e nobiltà (Commune militum), scongiurando così una guerra civile.
Tali "litigi" iniziarono per colpa delle ambizioni dell'allora Arcivescovo Leone da Perego, capo dei nobili, che per mantenere i privilegi tradizionali, non volle ammettere il popolo alla politica cittadina.

Culminarono però con un omicidio: un nobile, Guglielmo da Landriano, per far fronte ad una personale crisi economica, si indebitò con il popolano Guglielmo Salvo di Porta Vercellina, ma non riuscendo più a restituirgli i soldi, decise di assassinarlo con l'inganno, invitandolo nella sua villa di Marnate, e nascondendo il corpo, che fu poi ritrovato dalla servitù e portato in Milano, per le vie e le piazze principali, scatenando così l'ira "popolana".Nel frattempo si era mossa la macchina diplomatica e grazie agli ambasciatori di Brescia, Bergamo, Crema, Novara, Pavia e Lucca, capeggiati dal conte Egidio di Cortenuova, si chiese una tregua per far poi intervenire il Papa alla riappacificazione.

Infine si decise di incontrarsi a Parabiago, ove il 28 agosto, sul sagrato della chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, i due porta-voce precedentemente eletti, Bardino Bosso per i nobili e Jacopo Eusebio per il volgo, discussero il compromesso e lo firmarono definitivamente il giorno dopo (29 agosto), sotto la mediazione dei Frati Predicatori Minori, rappresentanti occasionali del Vaticano.

La Tregua venne pubblicata per un mese, in entrambe le fazioni e durò un anno, sostituita dalla definitiva Pace di Sant'Ambrogio (4 agosto 1258), chiamata così perché venne firmata nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano.
fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Tregua_di_Parabiago

Sostituiamo la commune populi con gli operai della Fiat, e la commune militum con la Fiat padronale, l'analogia è ampia...

Marco Barone.

fonte foto: lacomunidad.cadenaser.com

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