La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Il termine nazista associato a Forza nuova rientra nel diritto di critica

Corte di Cassazione - Sezione V - Sentenza 8 gennaio-21 maggio 2010 n.19449

Esercita un legittimo diritto di critica chi definisce nazisti gli esponenenti di Forza Nuova. La Cassazione con la sentenza 19449 ha annullato il verdetto con il quale la Corte d'Appello di Trieste aveva condannato un signore della stessa città che in una lettera inviata a "Il Piccolo" aveva utilizzato l'espressione nazista associandola ai militanti di Forza nuova, il movimento di estrema destra che ha come leader Roberto Fiore. Ed è stato proprio il segretario Fiore a denunciare l'autore della lettera al quotidiano ritenendo le sue espressioni lesive dell'identità politica della sua associazione. Secondo Fiore, infatti, l'espressione «neonazista» e «nazifascista», «lungi dal costruire una qualifica ideologica» esprimevano in realtà una «squalifica morale e politica di coloro nei confronti dei quali erano state lanciate per l'evidente connessione tra il movimento nazista e la spietata politica di persecuzione razziale». Il segretario, invece, chiedeva che «fosse rispettata la verità storica secondo cui una cosa fu il fascismo altro il nazismo e il nazifascismo era stato un'alleanza militare». Di parere diverso gli ermellini che sottolineano come il cittadino triestino abbia legittimamente esercitato il suo diritto di critica - memore anche del lager 339 la famosa Risiera di San Sabba - esprimendola tra l'altro in maniera formalmente proporzionata.

fonte guida al diritto

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