C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

Immagine
    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Il semaforo


Rosso, verde, giallo. Tre colori riconosciuti in via convenzionale in tutto il mondo ove viviamo, ma non le modalità per esempio di come può essere utilizzato il giallo.
In alcuni paesi anticipa il verde in altri il rosso.
Tre colori che nel corso del tempo sono divenuti determinanti per la regolazione dello "scorrere" della civiltà dai primi del 1900 in poi.
Ecco fermi al rosso, una marea umana, persone con le borse, chi fuma, chi legge il giornale, chi parla al telefono, chi guarda in basso, chi guarda scorrere le varie auto e moto che scorrono innanzi al proprio sguardo.
Ecco il verde...via tutti di corsa per raggiungere in poco tempo l'altro capo della strada.
Il Verde è come l'amo le persone sono i pesci. Il pescatore è il sistema.
Siamo dei pesci racchiusi in una grande ampolla di vetro.

Che mondo...
Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot