La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Indagato il Sindaco per utilizzo improprio di soldi pubblici

29 dic. - Il sindaco di Bologna è indagato per utilizzo improprio di soldi pubblici. L’inchiesta che coinvolge Flavio Delbono è stata aperta per accertare la veridicità delle accuse lanciate nei nostri studi dal suo sfidante al ballottaggio Alfredo Cazzola, candidato civico sostenuto dal Pdl, durante l’ultima campagna elettorale per le comunali. Le indagini hanno riguardato trasferte e missioni fatte da Delbono insieme alla sua ex collaboratrice e compagna Cinzia Cracchi, quando era vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. Era stato aperto un fascicolo contro ignoti con le ipotesi di reato di peculato e abuso di ufficio. A fine settembre la Procura aveva chiesto l’archiviazione, ma nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminari di Bologna Giorgio Floridia l’ha respinta chiedendo un’integrazione di indagini.

L’avvocato del sindaco, Paolo Trombetti, però, esclude che ci siano nuovi accertamenti, perché, spiega, «Non abbiamo ricevuto alcun avviso».

Esclude che la propria assistita sia indagata l’avvocato della signora Cracchi e aggiunge: «Se sarà sentita dalla Procura, sarà in qualità di testimone».

«Non ho notizie e non sono disponibile a rispondere su questa vicenda, ma penso che sarò chiamato a rispondere in Procura», ha commentato Cazzola a margine di un incontro odierno con la stampa. Il consigliere ha spiegato di non aver avuto nessuna comunicazione neppure dal suo legale e sulla decisione del gip di non accogliere la richiesta di archiviazione ha detto di essere rimasto «molto sorpreso», ricordando che «a suo tempo io e Delbono avevamo trovato un accordo per ritirare le querele».

Nel pomeriggio si sono levate voci in difesa di Delbono. «Si tratta del colpo di coda di una brutta campagna elettorale che fu inquinata dalla propaganda del candidato sconfitto del Pdl», ha detto il vicesindaco Claudio Merighi». «Speravo che con la fine della campagna elettorale si fosse chiusa una spiacevole parentesi nata dalla polemica politica - afferma il presidente del Consiglio comunale Maurizio Cevenini - mi auguro che la vicenda si concluda rapidamente, ma sono certo che sindaco e amministrazione
stanno proseguendo serenamente il proprio lavoro per Bologna».
Dall’opposizione si fa sentire Fabio Garagnani: «Siamo sempre stati garantisti come Pdl, a differenza di certi moralisti a senso unico della sinistra - dice il parlamentare e coordinatore metropolitano del Pdl - per quanto concerne “il caso Delbono” attendiamo che la magistratura faccia chiarezza su una vicenda che presentaindubbiamente lati oscuri». Tra questi, Garagnani annovera «l’atteggiamento della Procura di Bologna», per la richiesta «affrettata» di archiviare le indagini.
Pubblicato il 29.12.2009
http://radio.rcdc.it/archives/indagato-il-sindaco-per-utilizzo-improprio-di-soldi-pubblici/

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