Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

L'ausiliario dipendente comunale può fare multe su tutto il territorio

Corte di cassazione - Sezione II civile - Sentenza 27 ottobre 2009 n. 22676

Gli ausiliari del traffico possono fare multe per divieto di sosta sull'intero territorio comunale se sono dipendenti degli enti locali. Per questa categoria non esiste infatti la limitazione prevista per i "vigilini" preposti al controllo dei parcheggi con le strisce blu o agli ispettori delle aziende di trasporto. Lo ha chiarito la Cassazione con la sentenza 22676/2009 che ha accolto il ricorso di un Comune nei confronti di un automobilista che aveva parcheggiato in divieto di sosta. Il giudice di pace aveva annullato la sanzione con la motivazione che l'ausiliario aveva elevato la contravvenzione in una zona non inclusa nel capitolato per la gestione dei parcheggi comunali. La Suprema corte è stata, però, di avviso contrario ritenendo che le funzioni di verifica della sosta possono essere delegate agli ispettori della aziende di trasporto pubblico urbano, ai lavoratori della società concessionaria di un'area destinata a parcheggio e ai dipendenti comunali. Mentre le prime due categorie, chiarisce la Corte, hanno poteri limitati al territorio "assegnato" i dipendenti del Comune possono elevare multe per divieto di sosta in qualsiasi zona.
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