C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

L'Alfa Romeo abbandona del tutto Arese

La Fiat prevede di trasferire a Torino il Centro Stile dell'Alfa Romeo e una divisione della Fiat Powertrain Technologies. Ad Arese resterà solo il museo storico.

TRASLOCO - Dall'anno prossimo tutto il Centro stile, sperimentazione e progettazione dell'Alfa Romeo e una divisione della Fiat Powertrain Technologies verranno trasferite dallo storico sito di Arese (foto in alto) a Torino. A comunicarlo è una nota della FIOM (Federazione Impiegati Operai Metallurgici). Un'operazione che il gruppo Fiat reputa necessaria per rendere più efficiente la produttività e creare sinergie con le strutture del gruppo Fiat già presenti a Torino.
Il piano del Lingotto prevede il trasferimento dal 4 gennaio 2010 di tutti i 229 lavoratori Fiat di Arese e la cassa integrazione, fino al 21 febbraio, di 91 dei 113 dipendenti della Fiat Powertrain Technologies.

IN DISCUSSIONE - Domani, presso la Assolombarda (l'associazione delle imprese industriali e del terziario dell'area milanese) si terrà il primo incontro tra la Fiat e i sindacati per discutere del piano annunciato. Da parte sua, la FIOM, ha già fatto sapere che è pronta a "scendere in piazza" perché «è la Fiat la principale responsabile della distruzione dello straordinario patrimonio di competenze e di professionalità presenti ad Arese, dei mancati investimenti nella progettazione, sperimentazione e produzione di auto a basso impatto ambientale».

Orfano del Centro Stile e dei reparti di progettazione e sperimentazione dei motori, ad Arese resterebbe solo il Museo Storico dell'Alfa Romeo. Il rilancio del sito dove un tempo nascevano le Alfa Romeo, tante volte promesso anche dalla Regione Lombardia in questi anni, potrebbe venire definitivamente meno.

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