Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Stato di agitazione al Policlinico Umberto I di Roma

Il 21/9/09, dal Coordinamento precari ed esternalizzati del Policlinico Umberto I, fantasmi del Sant’Andrea e Cobas Sanità Università e Ricerca, è stato indetto lo STATO DI AGITAZIONE, per ottenere dalla Regione, dopo tante promesse ed attese, la definitiva concretizzazione delle nostre ASSUNZIONI.
Il 25/09/09 in un incontro con i fantasmi dell’Azienda ospedaliera Sant’Andrea il direttore generale, Dott. Vitaliano De Salazar, ha comunicato che in data 24/09/09 è arrivata dalla Regione Lazio la lettera che concede la deroga per assumere il personale precario ed esternalizzato.
Dopo 4 anni di lotte degli esternalizzati del Lazio finalmente è possibile iniziare realmente a stabilizzare i lavoratori. Questa operazione produrrà un risparmio per le casse regionali ed un aumento della qualità dell’assistenza.
Il merito di questa importante vittoria, qualora fosse confermata (aspettiamo di avere in mano la deroga regionale), è solo ed esclusivamente del Cobas e dei lavoratori esternalizzati che in questi anni si sono scontrati contro il forte e super protetto potentato dei padroni di ditte e cooperative.
Come Cobas e Coordinamento precari ed esternalizzati continueremo a vigilare affinché le procedure di stabilizzazione al Sant’Andrea si svolgano nel modo più trasparente possibile.
Il Sant’Andrea deve essere solo il primo passo verso la stabilizzazione di tutti gli esternalizzati del Lazio. Ed infatti abbiamo già chiesto alla Regione che venga fatto A BREVISSIMO TEMPO un programma per la reinternalizzazione dei servizi negli altri ospedali, come c’è stato confermato telefonicamente sia dalla segreteria di Marrazzo che dall’assessore regionale al Bilancio.
Troppe volte ci siamo fidati di questa Regione, per poi rimanere sempre “fantasmi”. Troppe volte le promesse sono rimaste tali senza concretizzare i nostri sacrosanti diritti.

Grazie a tutti noi che, nonostante gli attacchi e le bugie, abbiamo mantenuta viva la mobilitazione ponendo finalmente fine all’illegale intermediazione di mano d’opera che gli altri, compresi CGIL,CISL, UIL, hanno condannato SEMPRE …. SOLO a chiacchiere !!!!
Un grazie particolare ai giornalisti di Report che ci hanno accompagnato in questa battaglia.

25/09/2009

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