Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Sabato 3 ottobre Corteo nazionale Precari al Ministero della Pubblica Istruzione

I Cobas della Scuola CONDIVIDONO PIENAMENTE L'INIZIATIVA del Comitato docenti e ATA Precari di Salerno che , “ in nome e per conto dei precari e delle precarie, delle associazioni, delle strutture, dei coordinamenti, dei collettivi e comitati che a livello nazionale si riconoscono nella manifestazione dei precari del 3 ottobre e nel percorso che partirà alle ore 15 dalla Stazione Termini di Roma ” , ha indetto la manifestazione e il corteo indipendente che PARTENDO DALLA STAZIONE TERMINI ALLE 15 ARRIVERA' ( e TERMINERA' ) al Ministero
della Pubblica Istruzione.
Il tentativo di convogliare i precari nella manifestazione della Federazione Nazionale Stampa a p.za del Popolo (spostata dal 19 settembre al 3 ottobre a causa del minacciato ritiro dell'adesione da parte di Pd e IdV dopo la morte dei soldati italiani a Kabul) dimostra infatti una fondamentale divergenza tra le forze in campo rispetto alla riapertura del conflitto in Italia, allo sviluppo di esso e dei movimenti di lotta per la giustizia sociale e gli interessi materiali dei salariati e dei settori popolari e giovanili.
I Cobas hanno sempre lottato contro le disastrose politiche del centrodestra così come quelle del centrosinistra e hanno attaccato chiunque non difendesse la scuola pubblica, indipendentemente dai colori del governo, e non possono che condividere il percorso di chi non vuole svendere la propria radicalità per stabilire una qualche connessione/dipendenza tra la manifestazione dei precari su una piattaforma autonoma, radicale e legata ai bisogni della scuola e dei docenti, e una manifestazione ‘politicante’ a p.za del Popolo, per giunta marchiata da sciovinismo militarista e nazionalista, che nulla centra con i temi dei precari.
Non possono esserci connessioni di alcun tipo tra le due iniziative.
Non è certamente un caso che proprio da Salerno ( che ha iniziato in modo eclatante la lotta sin dal 20 agosto assieme con gli ATA) e dal Sud arrivi un appello specifico affinché i precari e le precarie continuino nel percorso da loro iniziato, senza alcuna subordinazione alla “ cattiva politica” della manifestazione di p.za del Popolo.
E i Cobas ancora una volta saranno al loro fianco .



Piero Bernocchi- Portavoce nazionale Cobas

Roma,25 settembre 2009

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