C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Due cadaveri ritrovati in due giorni nel Vibonese

E' stato rinvenuto ieri il cadavere di Giovanni Caruso, un pensionato di 61 anni, in località «Castellana», a circa 200 metri dalla casa dove conviveva con la compagna e da dove era scomparso il 20 luglio scorso.
A scoprire il cadavere era stato un contadino che, avendo visto una scarpa e poco distante delle ossa, ha avvertito i carabinieri della Stazione della vicina Filadelfia che sono intervenuti sul posto per gli accertamenti e i rilievi. Secondo le prime ipotesi l’uomo, potrebbe essere stato sbranato dai cinghiali e dai cani. I primi elementi raccolti dagli inquirenti lasciano pensare che si tratti di lui. La sicurezza sull'identità dello scomparso, dovrebbe arrivare soltanto dall’esame del Dna a cui saranno sottoposti i resti.

Altri resti umani sono stati invece trovati, questa mattina dalla Polizia, in un bosco di Gerocarne, un centro del vibonese.
Il rinvenimento è avvenuto in seguito a scavi eseguiti nella zona. Il cadavere potrebbe appartenere ad una persona scomparsa nel '98, probabilmente vittima di un caso di lupara bianca.
da il quotidianocalabria

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